Si tratta di approfondimenti per lettori che vogliono cambiare vita e trasferirsi all’estero in pensione, o magari per lavoro, il tutto aiutati da numerose testimonianze e consigli di chi ha già fatto questa scelta di vita.
Ormai godersi la vecchiaia in Italia è diventato un privilegio per pensionati più fortunati: ormai l’età pensionabile si sta spostando sempre più in avanti e senza una pensione integrativa é sempre più difficile arrivare alla fine del mese, sia per ex dipendenti pubblici che privati, tanto che molti pensionati sempre più spesso devono trovarsi anche un lavoretto una vera e propria riforma pensioni è difficile che ci sarà, quindi anche nei prossimi anni continuerà ed aumenterà il numero di pensionati italiani che decidono di trasferire la propria residenza all’estero, spinti dal costo della vita più basso e da tasse minori.
Ma andare a vivere all’estero in pensione è una scelta di vita che sempre più italiani fanno, fondamentalmente per due principali motivi:
- il costo della vita più basso.
- trovare un posto lontano dagli stress della vita nel Nostro paese, che li faccia stare in vacanza per 12 mesi all’anno.
Cosa sapere prima di decidere dove andare a vivere in pensione all’estero
Innanzitutto bisogna informarsi bene dove andare.
- Bisogna sapere cosa ci serve per trasferirci.
- Sapere i documenti che ci servono.
- Cosa serve per fare il cambio di residenza.
- Se è possibile acquistare una casa e come farlo.
- Conoscere il sistema sanitario locale.
- Conoscere la lingua.
- Ambientarsi.
Si tratta di un processo lungo e non privo di ostacoli, che però presuppone una vera e propria rivoluzione interna, cioè all’interno della persona che vuole intraprendere questo percorso: cambiare la propria vita.
Cosa prevede la legge italiana rispetto ai pensionati italiani che vogliono vivere all’estero per più di 6 mesi all’anno
Le regole fiscali per i pensionati italiani che vogliono vivere all’estero per più di 6 mesi all’anno sono le seguenti:
- Residenza fiscale: Se un pensionato italiano vive all’estero per più di 183 giorni in un anno fiscale, generalmente è considerato residente fiscale in quel paese. Questo significa che potrebbe dover pagare le tasse sul suo reddito mondiale in quel paese, a meno che non esista un trattato fiscale tra l’Italia e il paese in questione che preveda disposizioni differenti.
- Tassazione della pensione: La pensione è generalmente tassata nel paese in cui la persona è residente fiscale. Tuttavia, ci sono eccezioni a questa regola in base ai trattati fiscali bilaterali. Ad esempio, in alcuni casi, la pensione può essere tassata solo in Italia.
- Cambio di residenza: Se un pensionato italiano decide di trasferirsi all’estero, deve notificare il cambio di residenza all’Anagrafe del comune italiano in cui risiede attualmente. Inoltre, potrebbe essere necessario informare l’Agenzia delle Entrate e l’INPS del cambio di residenza.
Ti consiglio di consultare un consulente fiscale o un avvocato per ottenere informazioni più dettagliate e aggiornate, perché le leggi e le regole fiscali possono cambiare nel tempo. Inoltre, le regole specifiche possono variare a seconda del paese in cui intendi trasferirti.
In quali casi di malattia posso rientrare in Italia
Per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, i pensionati italiani che vivono all’estero hanno ancora diritto all’assistenza sanitaria in Italia, poiché i loro contributi previdenziali e sanitari sono stati pagati in Italia durante il loro periodo di lavoro.
Se un pensionato italiano residente all’estero ha bisogno di cure mediche urgenti mentre è in Italia, può accedere al servizio sanitario nazionale (SSN) italiano. Tuttavia, per le cure non urgenti, potrebbe essere necessario dimostrare di essere iscritto all’Anagrafe per i residenti all’estero (AIRE), che conferma il diritto all’assistenza sanitaria in Italia.
Per quanto riguarda le spese di rientro in Italia, normalmente sono a carico dell’individuo, a meno che non abbia una polizza di assicurazione viaggio che copre tali costi. Ciò significa che, se un pensionato italiano residente all’estero si ammala e decide di tornare in Italia per le cure, dovrà pagare di tasca propria i costi di viaggio, a meno che non abbia un’assicurazione che copre tali spese.
Ricorda che queste sono informazioni generali basate sulla mia conoscenza fino a settembre 2021 e potrebbero non essere completamente accurate o potrebbero essere cambiate dopo questa data. Per ottenere consigli specifici e aggiornati, dovresti contattare un consulente legale o sanitario.
Arresto all’estero di un cittadino italiano
Se un cittadino italiano viene arrestato all’estero, esistono alcuni diritti e procedure che vengono generalmente rispettati:
- Diritto a un avvocato: Hai il diritto di essere rappresentato da un avvocato. In molti paesi, se non puoi permetterti un avvocato, ti sarà assegnato un difensore d’ufficio.
- Diritto a un interprete: Se non parli la lingua del paese in cui sei stato arrestato, hai diritto a un interprete durante le procedure legali.
- Diritto a contattare l’ambasciata o il consolato italiano: Hai il diritto di informare l’ambasciata o il consolato italiano del tuo arresto. Il personale consolare può fornire assistenza, come fornire un elenco di avvocati locali, assistere nella comunicazione con la famiglia se lo desideri, monitorare le condizioni di detenzione e il rispetto dei tuoi diritti.
Ricorda che le leggi e le procedure possono variare notevolmente da un paese all’altro, e le convenzioni internazionali, come la Convenzione di Vienna sulle Relazioni Consolari, offrono una certa protezione, ma non garantiscono l’immunità dai processi legali locali.
Inoltre, l’ambasciata o il consolato non possono interferire nei processi legali locali, pagare multe o cauzioni, ottenere la tua liberazione o fornire servizi legali.
Se ti trovi in questa situazione, è importante ottenere assistenza legale locale e, se necessario, contattare l’ambasciata o il consolato italiano per ulteriore assistenza.
Differenze di andare a vivere in un paese dell’Unione europea o vivere in un paese extracomunitario
Vivere in un paese dell’Unione Europea (UE) o in un paese extracomunitario può comportare notevoli differenze per un pensionato italiano, sia dal punto di vista fiscale che di quello dell’assistenza sanitaria e dei diritti di residenza.
- Residenza: Come cittadino dell’UE, un pensionato italiano ha il diritto di vivere in qualsiasi altro paese dell’UE. Non è richiesto alcun permesso di soggiorno o visto. Tuttavia, in un paese extracomunitario, potrebbe essere necessario un visto o un permesso di soggiorno, a seconda delle leggi di quel paese.
- Assistenza sanitaria: All’interno dell’UE, il pensionato italiano ha diritto all’assistenza sanitaria, anche grazie alla Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) che copre le cure mediche necessarie durante un soggiorno temporaneo in un altro paese dell’UE. In un paese extracomunitario, l’accesso all’assistenza sanitaria dipenderà dalle leggi e dai regolamenti locali, e potrebbe essere necessario stipulare un’assicurazione sanitaria privata.
- Tasse: All’interno dell’UE, esistono regolamenti che evitano la doppia imposizione, il che significa che non dovresti pagare le tasse sullo stesso reddito in due paesi diversi. Tuttavia, dovresti comunque consultare un consulente fiscale, poiché le leggi fiscali possono essere complesse. In un paese extracomunitario, le regole fiscali dipenderanno dalle leggi locali e dai trattati fiscali tra l’Italia e quel paese.
Ricorda che queste sono informazioni generali e potrebbero non essere completamente accurate o potranno essere cambiate con il tempo.
FAQ 10 domande e 10 risposte su chi decide di vivere all’estero
10 Domande e 10 Risposte per un Pensionato che va a Vivere all’Estero
1. Quali sono i paesi migliori per i pensionati?
Non esiste una risposta univoca a questa domanda, in quanto dipende da esigenze e preferenze individuali. Tuttavia, alcuni paesi che sono spesso considerati attraenti per i pensionati includono:
- Portogallo: Clima caldo, basso costo della vita, sistema sanitario efficiente e una grande comunità di espatriati.
- Spagna: Clima mediterraneo, cultura vivace, ottima cucina e un sistema sanitario accessibile.
- Malta: Piccola isola con un clima caldo, un’atmosfera accogliente e un costo della vita relativamente basso.
- Grecia: Clima fantastico, patrimonio storico ricco, cibo delizioso e prezzi accessibili.
- Costa Rica: Paese sicuro e tranquillo con una natura mozzafiato, un clima tropicale e un costo della vita ragionevole.
2. Come posso ottenere la residenza all’estero?
I requisiti per ottenere la residenza all’estero variano a seconda del paese. In generale, è necessario presentare una domanda per un visto di residenza, che ti verrà concessa se soddisfi determinati criteri, come avere un reddito sufficiente, un’assicurazione sanitaria e un alloggio adeguato.
3. Come posso ricevere la mia pensione all’estero?
La ricezione della pensione all’estero dipende dal paese di origine e dal paese di destinazione. In generale, è necessario contattare l’ente previdenziale del proprio paese per sapere come ricevere la pensione all’estero. Potrebbe essere necessario compilare moduli e fornire documentazione.
4. Come funziona l’assistenza sanitaria all’estero?
L’assistenza sanitaria all’estero varia a seconda del paese. In alcuni paesi, i pensionati possono accedere all’assistenza sanitaria pubblica con lo stesso regime dei cittadini locali. In altri paesi, potrebbe essere necessario stipulare un’assicurazione sanitaria privata.
5. Qual è il costo della vita all’estero?
Il costo della vita all’estero varia notevolmente da paese a paese. In generale, il costo della vita è più basso nei paesi in via di sviluppo rispetto ai paesi sviluppati. Tuttavia, è importante tenere conto del costo di beni e servizi specifici che ti interessano, come l’affitto, il cibo e il trasporto.
6. Come posso imparare la lingua del paese in cui mi trasferisco?
Esistono diversi modi per imparare la lingua di un paese straniero. Puoi iscriverti a un corso di lingua, assumere un insegnante privato o utilizzare risorse online. È anche importante immergersi nella lingua il più possibile, parlando con madrelingua e guardando film e televisione in lingua straniera.
7. Come posso fare nuove amicizie all’estero?
Esistono diversi modi per fare nuove amicizie all’estero. Puoi unirti a club e gruppi di interesse, partecipare a eventi locali o fare volontariato. È anche importante essere aperti e socievoli, e parlare con le persone che incontri.
8. Quali sono le cose più importanti da portare con sé quando ci si trasferisce all’estero?
Oltre ai tuoi effetti personali essenziali, dovresti portare con te i seguenti documenti:
- Passaporto
- Visto (se necessario)
- Patente di guida internazionale
- Certificato di nascita
- Certificato di matrimonio (se sei sposato)
- Certificati medici
- Documenti finanziari
- Polizza assicurativa
9. Cosa devo sapere sul sistema fiscale del paese in cui mi trasferisco?
Il sistema fiscale di ogni paese è diverso. È importante informarsi sulle tasse che dovrai pagare nel paese in cui ti trasferisci. Potrebbe essere necessario presentare una dichiarazione dei redditi e pagare le tasse sul reddito, sulla proprietà e su altri beni.
10. Come posso adattarmi a una nuova cultura?
Adattarsi a una nuova cultura può richiedere tempo e impegno. È importante essere aperti e rispettosi della cultura locale. Dovresti anche cercare di conoscere le usanze e le tradizioni del paese. Imparare la lingua locale può aiutarti a integrarti nella comunità.
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