Diamo un’occhiata ai mercati finanziari e alle più importanti notizie di questa settimana del 24 Giugno 2024 per poter fare investimenti.
La situazione francese potrebbe destabilizare i Mercati Europei
Jean-Philippe Tanguy, uno dei principali candidati alla carica di ministro delle finanze in un potenziale governo del Rassemblement National (RN), ha dichiarato che il partito metterà fine alla pratica di lunga data della Francia di mantenere elevati deficit di bilancio e aderirà alle regole fiscali dell’UE. Tanguy ha sottolineato che RN eviterà ulteriori spese in deficit e romperà con 50 anni di deficit sistematici. RN, guidata da Marine Le Pen, si sta impegnando per dimostrare la propria affidabilità nella gestione delle finanze pubbliche ed è stata in contatto con investitori non specificati per dimostrare questo impegno. Il partito mira ad attuare il suo programma eliminando le scappatoie fiscali, riducendo la burocrazia e tagliando la spesa sociale per gli immigrati, finanziando così pienamente le sue promesse elettorali.
L’annuncio arriva mentre il presidente Emmanuel Macron ha chiesto elezioni anticipate dopo che il suo partito centrista ha perso contro RN alle elezioni del Parlamento europeo, causando le prime turbolenze sui mercati. Nonostante le preoccupazioni degli investitori riguardo alle costose politiche di spesa di RN, come la riduzione dell’imposta sul valore aggiunto energetico, il partito rimane in vantaggio nei sondaggi, anche se potrebbe non ottenere la maggioranza parlamentare assoluta. Tanguy ha rassicurato gli imprenditori e i mercati che RN è impegnata per il successo fiscale, a differenza della percepita clemenza nei confronti dell’amministrazione Macron. Tuttavia, agenzie come Standard & Poor’s hanno espresso preoccupazione, sottolineando che le politiche di RN potrebbero avere un ulteriore impatto sul rating creditizio della Francia, che è stato declassato il mese scorso.
Futures e mercati orientali
La maggior parte delle borse dell’Asia Pacifico è in discesa, con i mercati cinesi e taiwanesi in particolare difficoltà a causa delle crescenti tensioni commerciali tra Cina e Unione Europea. Gli indici CSI 300 e Shanghai Composite in Cina sono calati rispettivamente dello 0,2% e dello 0,6%, mentre l’indice Hang Seng di Hong Kong ha perso l’1%. Il Taiex di Taiwan ha registrato una flessione dell’1,8% dopo una serie di record positivi. Le tensioni sono aumentate dopo che l’Unione Europea ha imposto tariffe elevate sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi, provocando l’ira di Pechino e la prospettiva di una guerra commerciale. In una videoconferenza recente, Cina e UE hanno concordato di avviare consultazioni sull’indagine anti-sovvenzioni di Bruxelles, con la possibilità di dazi operativi sulle importazioni cinesi a partire da luglio in caso di mancato accordo.
In altri mercati asiatici, l’ASX 200 australiano è sceso dello 0,6% e il KOSPI sudcoreano ha perso lo 0,9%, mentre il mercato giapponese ha registrato un aumento con il Nikkei 225 in crescita dello 0,7%, anticipando un possibile intervento delle autorità monetarie a difesa dello yen, che si trova ai minimi rispetto al dollaro da 35 anni. UBS ha dichiarato una posizione sostanzialmente neutrale sulle azioni dei mercati emergenti, citando la maggiore volatilità politica e il potenziale di rialzo limitato dovuto all’aumento dei tassi di interesse statunitensi. Tuttavia, UBS ha espresso una preferenza per i titoli tecnologici dei mercati emergenti, grazie allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, ritenendo che i principali attori del settore e i produttori di chip di memoria a Taiwan e in Corea del Sud beneficeranno di una ripresa degli ordini tecnologici globali e di condizioni favorevoli legate all’intelligenza artificiale.
Mercati Europei ed americani
La scorsa settimana, Wall Street ha avuto un andamento misto con l’S&P500 che ha registrato un guadagno dello 0,7% e il Nasdaq che è rimasto stabile, influenzato dalla correzione del titolo Nvidia, sceso del 4%. Il Dow Jones ha mostrato una ripresa, chiudendo con un aumento dell’1,4% nelle ultime cinque sedute. Questa settimana, gli investitori si concentreranno sui dati chiave sull’inflazione negli Stati Uniti, con particolare attenzione ai dati sull’indice dei prezzi PCE, l’indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve, che verranno pubblicati venerdì.
In Europa, i future suggeriscono un’apertura leggermente negativa con l’indice EuroStoxx50 in calo dello 0,2%. Il FtseMib di Milano ha concluso la settimana con un rialzo del 2%. Sul fronte delle macrovariabili, il rendimento dei Treasury Note a dieci anni è al 4,25%, mentre il Bund tedesco è al 2,41% e il BTP italiano al 3,94%, con uno spread Italia-Germania di 153 punti base. Il cambio euro/dollaro è a 1,069, il prezzo del petrolio Brent e WTI è stabile, l’oro è sceso a 2.322 dollari (-1,6%) e il Bitcoin è calato del 2%, raggiungendo i minimi da un mese a 62.800 dollari.
6 Migliori Azioni da comprare nel 2025 per fare investimenti
Azioni Borsa Italiana più interessanti
Banco BPM (BAMI.MI) sta affrontando ritardi nel finalizzare la sua partnership in monetica con il fondo FSI e Bcc Iccrea. Di conseguenza, la banca ha prolungato il contratto in essere con Nexi (NEXI.MI) fino alla fine del 2025. Questa informazione, riportata da L’Economia del Corriere della Sera, non è stata commentata da un portavoce della banca.
Ferrari (RACE.MI) prevede di utilizzare il suo nuovo sito a Maranello per aumentare la flessibilità produttiva e ridurre i tempi di sviluppo e lancio di nuovi modelli, piuttosto che per aumentare la produzione.
ENI (ENI.MI) potrebbe trovarsi di fronte ad un diritto di prelazione da parte della Costa d’Avorio riguardo alla potenziale vendita dei suoi asset nel Paese, come riportato da Bloomberg.
Leonardo (LDO.MI) e Seri Industrial (SERI.MI) hanno raggiunto un accordo per vendere la loro partecipazione del 98% in Industria Italiana Autobus, concludendo un processo di M&A avviato nel 2022 con l’assistenza di KPMG e Legance, che ha valutato molteplici acquirenti industriali e finanziari dall’Italia e dall’estero.
Invitalia detiene il restante 2%. Inoltre, UniCredit (UCG.MI) ha delineato il piano di attuazione della terza e ultima tranche del suo programma di riacquisto di azioni proprie nel 2023, del valore fino a 1,5 miliardi di euro, con acquisti di azioni che inizieranno oggi e dovrebbero essere completati entro settembre.
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