Novità Riforma Pensioni oggi 7 novembre: entra nel vivo il dibattito sulla mini riforma pensionistica redatta dal Governo Renzi e che è imperniata principalmente sull’anticipo dell’uscita dal mondo del lavoro. Le novità in materia di pensioni sono contenute nella Legge di Bilancio 2017 al vaglio parlamentare. Da Camera e Senato verrà fuori il testo definitivo che dovrà definire gli aspetti più controversi dell’Ape.
Ape: obbligo assicurativo
L’anticipo pensionistico è articolato in tre formule: volontario, agevolato (ape social a costo zero e senza penalizzazioni sul futuro assegno) e aziendale. Chi richiede l’Ape volontaria deve affidarsi ad un’assicurazione a tutela della restituzione del prestito pensionistico. Il Governo Renzi replica alle critiche precisando che le assicurazioni entrano in gioco solo per tutelare il pensionando che usufruisce del prestito pensionistico e la Banca erogatrice del finanziamento in caso di morte.
L’assicurazione non richiede garanzie patrimoniali al sottoscrittore né decurtazioni della pensione di reversibilità a favore del coniuge superstite. In questo modo gli eredi non dovranno restituire l’anticipo pensionistico del congiunto in caso di decesso. Sottoscrivere l’assicurazione non comporta costi eccessivi grazie ad una detrazione fiscale. Il 50% del premio è a spese dello Stato.
Prestito pensionistico: possibile estinguerlo in anticipo
Parlare di pensione anticipata è improprio tranne che per i lavoratori che accedono all’Ape social. Coloro che sono in categorie svantaggiatepotranno lasciare il lavoro in anticipo senza pagare nulla. Sarà tutto a carico dello Stato. Solo loro andranno in pensione anticipata.
Gli altri in concreto andranno a prestarsi delle somme. Tutti gli altri pensionandi dovranno sottoscrivere un prestito presso un istituto finanziario da restituire in 20 anni dal momento effettivo in cui si andrà in pensione. Quando, dopo 2 lunghi decenni, la restituzione del prestito sarà conclusa, l’assegno si percepirà per intero. Facciamo due conti rapidi. Il prestito si estinguerà in prossimità dei 90 anni! Il Governo precisa anche che l’anticipo pensionistico si potrà estinguere in anticipo senza oneri o spese aggiuntive, anche prima dei 20 anni.
Cumulo gratuito dei contributi previdenziali: limitazioni
Altra innovazione attiene il cumulo gratuito dei contributi previdenziali. E’ il caso dei lavoratori che hanno contributi presso gestioni differenti. Ad esempio chi ha svolto sia un lavoro autonomo che dipendente. Oltre alla ricongiunzione e alla totalizzazione, si apre la strada del cumulo in modo da andare in pensione o accedere all’Ape. Questo strumento è stato previsto in particolare per favorire l’accesso alla pensione anticipata. Il testo però presenta dei limiti per donne, esodati e lavori usuranti.
La Legge di Bilancio 2017 prevede che il cumulo gratuito serve per conseguire la pensione anticipata prevista dalla normativa Fornero o la pensione di vecchiaia. Vengono così esclusi esodati,lavoratrici che puntano su opzione donna e lavoratori nell’ambito di attività usuranti. Al cumulo si potrà accedere solo per la pensione di vecchiaia o alle pensione anticipata 2017 avendo come requisiti 42 anni e 10 mesi di contributi a prescindere dall’età anagrafica. Emergono anche incertezze relative all’estensione dello strumento ai lavoratori precoci.
Il cumulo è concesso sia per le pensioni che sono state liquidate con il sistema retributivo che per quelle soggette al sistema contributivo. La prestazione pensionistica va ottenuta con:
- – 60 anni di età se donna
- – 65 anni di età se uomo
- – 40 anni di contributi
- – 35 anni di contributi e 61 anni di età
Solo con questi requisiti si può accedere alla cumulabilità dei trattamenti previdenzialicon redditi da lavoro anche se la pensione è stata liquidata con il sistema contributivo.
Pensione con l’Opzione donna
Non è chiaro al momento cosa succede se si sceglie il pensionamento conteggiato con il sistema contributivo all’età di 57 anni per le lavoratrici dipendenti e di 58 anni per quelle autonome. Attraverso l’opzione donna, le lavoratrici possono optare per una decurtazione del trattamento pensionistico in cambio di un accesso alle pensione con 57 anni di età e 35 anni di contributi. I requisiti sono minori a quelli della cumulabilità dei redditi da pensione con quelli da lavoro. A rigore di logica con l’opzione donna il cumulo non sarebbe fattibile.
Dal cumulo escluse le casse professionali
Dal cumulo gratuito ad oggi sono esclusi esodati e opzione donna ma anche gli iscritti alle casse professionali. Il Governo precisa che le “casse autonome hanno meccanismi di funzionamento e sostenibilità finanziaria indipendenti”. Tradotto queste casse sulle ricongiunzioni onerose hanno strumenti autonomi.
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