Pensioni Novità 2018: quando si potrà andare in pensione

Ecco le ultime novità sulle pensioni in Italia per il 2018.
In Pensione a 67 anni dal 2019 per tutti, uomini e donne, questa è la più importante notizia che c’è sul fronte pensioni, per il resto delle novità sulle pensioni, continuate a leggere questo lungo articolo.
La riforma pensioni e la pensione anticipata non sono la priorità per i parlamentari italiani, che ora sono concentrati sulla legge elettorale ed imminenti elezioni.
Anche se per ‘imminenti elezioni’ parliamo di Giugno, è incredibile come tutti i partiti politici glissino sul tema della previdenza sociale, tenendo conto che i conti dell’INPS sono in rosso di 90 miliardi di euro all’anno, visto che ci sono oltre 4 milioni di pensionati che prendono la pensione tra assegni sociali minimi, pensioni di invalidità o altri tipi di contributi sociali.

Pensioni novità a 67 anni dal 2019

In questi giorni sembra che tutti siano caduti dal pero: la riforma pensioni denominata “legge Fornero“, ma ovviamente non scritta solo dalla sig. Fornero ma da vari esperti in materia e varata sotto il Governo Monti, prevede un meccanismo che si basa sull’età media del popolo italiano.

Questo è stato necessario perchè per anni si è andato in pensione con il sistema retributivo, cioè non calcolato su quello che si è versato, ma sull’ultimo stipendio preso. I conti non tornavano, la spesa pensionistica in Italia è quella più grande tra tutte le spese sociali dello Stato e se non si fosse messo un freno si sarebbero sforati i patti di stabilità UE.

Non vogliamo qui metterci a dire se i patti UE sono o meno giusti, resta i fatto che sono dei patti e anche se molti pensano che basterebbe uscire dall’euro ed iniziare a stampare moneta per diventare più ricchi, la questione non è così semplice, anche se apparentemente potrebbe sembrarlo, anzi, forse quello delle pensioni è il nodo più difficile da sciogliere per qualsiasi gruppo politico italiano: impossibile non scontentare qualcuno o addirittura fare dei danni strutturali al Nostro Bilancio.

Lavorare fino a 67 anni di età prima di andare in pensione: un’ingiustizia sociale difficilmente rimediabile

Anche il partito di maggioranza che sta al governo, dice che andare in pensione a 67 anni non va bene. Su questo TUTTI I PARTITI sono d’accordo, ma allora che fare, qual’è una possibile soluzione?

Facciamo un esempio banale, un’eventualità improbabile, quasi impossibile: mettiamo che nel 2018 non ci siano morti in Italia. Dal 2020 dovremo andare in pensione a 70 anni? E se si continua ad allungare la vita nel Nostro paese che si fa, non si va più in pensione?

L’unica soluzione che Noi vediamo e che andiamo dicendo da tempo, è quella di farsi una pensione privata integrativa, che potrà permetterci di andare in pensione ad un’età decente; anticipatamente rispetto a questi limiti di età che stanno arrivando ormai a sfiorare il ridicolo.

 

  In pensione dall’ anno solare

                   Anni di età compiuti che serve avere per andare in pensione

         2018                               66 anni e 7 mesi ( compiuti)
         2019                                  67 anni di età ( compiuti)
         2020                                               ?

 

Novità Pensioni ultimissime notizie:

Tutto si può recriminare al Governo Renzi meno che l’attenzione non era sempre , costantemente, veicolata verso il futuro dei lavoratori e dei pensionati.
Ci sono state decine di proposte e di veri disegni di legge per fare una seria riforma delle pensioni, poi derubricata a qualche novità ( come potete leggere qui di seguito), ma per i tre anni di Governo, Renzi e i suoi collaboratori non hanno fatto altro che parlare e legiferare sulle pensioni, cercando di ‘raddrizzare’ o ‘umanizzare’ la riforma Fornero, che ha spostato l’età pensionabile ormai ad un tempo troppo, troppo lungo umanamente.
Una persona non può andare in pensione a 67 anni, oppure a 70 come accadrà tra qualche anno ( visto che l’età pensionabile aumenterà con l’aumento della vita media)  non è giusto. A 70 anni – se uno ci arriva – sei un vecchio e allora che te ne fai di 40 anni di contributi versati? Non hai nemmeno la forza nè la voglia di spendere quei soldi.
A 70 anni suonati, una persona vuol vivere tranquilla, fare la spesa, fare la sua passeggiata, avere i suoi affetti vicino, non cerca chissà cosa.

Mentre ancora si parla di una riforma pensioni che si poteva fare e non si é fatta se non  in una parte piccolissima ( l’annuncio di un part-time in flessibilità superati i 63 anni, un’opportunità che sarà riservata solo ad una manciata di lavoratori), arrivano notizie dall’INPS, con una busta arancione per tutti i lavoratori in cui c’è il conteggio dell’età pensionabile,  che spiega come andare in pensione anticipatamente e che parla di un’ulteriore aumento dell’età pensionabile in alcuni casi, un aumento indispensabile per non far crollare tutto il sistema pensionistico.

Dopo questo capitolo, le ultime notizie sulle pensioni, disoccupazioni, reddito minimo garantito, riforma pensioni e tutto quello che riguarda la previdenza e assistenza sociale, le troverete in fondo alla pagina, aggiornate ogni volta che ci sarà una novità importante.

Ultime notizie pensioni 2018:

  • A RISCHIO APE SOCIAL: secondo alcune indiscrezioni, dato che l’Unione Europea ha scritto una lettera all’Italia in cui si dice che sistava ‘sforando’ di 0,2% rispetto alle spese previste, può darsi che l’inizio dell’Ape Social che comporta una spesa di 400 milioni l’anno invece del 2017 sia il 2018.
  • Non si sa se il Governo Gentiloni durerà fino alle previste elezioni politiche del 2018, ma quello che sembra è che manterrà gli impegni del Governo Renzi, dall’anticipo pensionistico, alla SIA 2017 ( la social card) allargata a tutta la popolazione che ne ha diritto
  • In particolare, il mese di Gennaio 2017 inizia con il pagamento delle pensioni in ritardo.. Proprio così, il 2017 inizia sotto un brutto auspicio, i pensionati per una serie di coincidenze non prenderanno la pensione il 1° del mese ma il 4 o addirittura il 5 del mese.
  • Opzione donna ed esodati sembrano invece sistemati, almeno per questo 2017, con una proroga per opzione donna e una settima salvaguardia per gli esodati.

Insomma un brutto risveglio per chi in pensione deve ancora andare; dalle promesse fatte a destra e a manca dei vari politici che davano per certo una possibilità di andare in pensione qualche anno prima, ad un aumento dell’età pensionistica , sembra l’ennesima presa in giro per i poveri lavoratori che si trovano ancora una volta a non potersi fermare e continuare, continuare a lavorare addirittura fino a 70 anni ( in certi casi che vedremo).

Pensioni Novità 2018: quando si potrà andare in pensione

 

 

Novità Pensioni: aumento dell’età pensionabile:

  1. Pensione di vecchiaia: si andrà in pensione a 66 e 7 mesi, dal 2016 per chi ha raggiunto – e superato – almeno i 20 anni di contributi versati , nonchè iscritti all’Ago (cioé l’Assicurazione generale obbligatoria) che è rivolta ai dipendenti, o comunque ad altre forme assicurative relative a questa nonché a quelli della Gestione Separata INPS. Le lavoratrici donne invece:
  • 65 anni e 7 mesi, ( per il 2016 ed il 2017)  per le lavoratrici donna iscritte all’Ago o similari, mentre dovranno andare in pensione a 66 anni e 7 mesinel 2018.
  • 66 anni e 7 mesi per le dipendenti pubbliche ( visto che già sono state parificate).
  • 66 anni ed 1 mese per le lavoratrici autonome nel 2016 – 2017, che poi passerà a 66 anni e 7 mesi nel 2018.
   2.  Requisito minimo contributivo:
  1. Per gli uomini sarà di 42 anni e 10 mesi.
  2. Per le donne di 41 anni e 10 mesi.

Ultimissime pensioni:

Pensione anticipata con part time:  è confermata la possibilità di fare part time negli ultimi anni che precedono la pensione, bisogna avere 66 anni e 7 mesi di età, almeno 20 anni di contributi versati al 31 dicembre 2018.

L’economia sembra stia pian piano ripartendo, sicuramente non avrà una crescita al di sopra del 5% nei prossimi 20 anni, a meno che di ‘miracoli economici’ a cui nessuno crede, ma certo le cose si stanno muovendo ( non certo alla velocità a cui ci dicono tanti esponenti di Governo, per Loro Noi cittadini abbiamo tutti una Ferrari nascosta nel garage, piangiamo miseria ma non paghiamo le tasse, é così che ci vedono e lo hanno anche detto recentemente).

Polemiche a parte, un ricambio generazionale, più volte prospettato da politici di centro, di sinistra , di destra, nonché da tanti esperti di lavoro e macroeconomia,  sarebbe più che auspicabile, e potrebbe essere da questo assunto che anche l’Unione Europea potrebbe vedere di buon’occhio un rimaneggiamento della legge Fornero sul lavoro, che ingloba anche i pensionati. Certo: il tutto andrebbe fatto con i soldi che abbiamo già a disposizione, in questo la UE ( con delle raccomandazioni più o meno ufficiali fatti da Draghi e la BCE) é stata cristallina: la legge Fornero sul lavoro non si tocca non tanto come ‘legge’, ma come ‘conti’ che quella legge fa tornare.

Sta ai vari ragionieri trovare i soldi per una riforma pensioni anche parziale, ma che riesca a dare una bella ‘sfoltita’ ai posti di lavoro, cioé mandare in pensione gli anziani over 60 e far posto ai giovani di 20 anni, cosa che si è sempre fatta, ma cosa che oggi sembra quasi impossibile da fare.

Età pensionabile a 75 anni la soluzione le pensioni integrative:

Tra qualche anno si andrà in pensione a 75 anni anni compiuti. E’ una soluzione proponibile? Se é vero che le pensioni integrative dovrebbero avercele ormai tutti è anche inaccettabile che per prenderle tra qualche anno si debba arrivare ad aver compiuto settantacinque anni di età. Ormai siamo arrivati a cose incredibili, in nessuna società della storia gli uomini hanno lavorato oltre i 70 anni, nemmeno gli schiavi, erano infatti lasciati liberi o comunque dopo una certa età non lavoravano più.

Calcolo aumento pensione

Pensioni novità 2017 Opzione Donna approvata

E’ stato approvata anche per il 2016 la possibilità per le lavoratrici donne impiegate che hanno compiuto i 57 anni e 3 mesi o i 58 anni e 3 mesi ( per le autonome), di andare in pensione anticipatamente.

No Tax area per pensionati:

Dal 1° gennaio 2016 i pensionati che avranno un reddito inferiore agli 8000 euro all’anno non dovranno pagare le tasse, questa particolare fascia di pensionati vengono definiti no tax area.

I pensionati non dovranno restituire i soldi erogati per sbaglio:

Alcuni pensionati hanno ricevuto per sbaglio lo 0,1% e avrebbero dovuto restituirlo con delle decurtazioni delle pensioni; questo non avverrà, al contrario di quanto si pensava in un primo momento.

Conferma della settima salvaguardia.

Con la conferma della settima salvaguardia, si avrà la possibilità di far accedere alla pensione 23600 lavoratori.

Avvio sperimentazione part time 63 anni

Per i lavoratori dipendenti che avranno superato i 63 anni, dal 1° gennaio 2016 parte la sperimentazione del part-time, come é specificato al link, cioé si potrà lavorare meno ore o meno giorni, prendendo meno stipendio ma ricevendo gli stessi contributi.

Stop alla penalizzazione dell’importo della pensione per chi é andato in pensione negli anni 2012, 2013, 2014

I lavoratori che erano andati in pensione in questi anni, subivano una piccola penalizzazione della pensione, dal 2016 questo non accadrà più.

ProlungamentoDis Coll :

Si tratta di un ulteriore sussidio per disoccupati che hanno finito il periodo Naspi e che era in fase sperimentale fino a fine 2015, si prolungherà fino a fine 2016, una buona notizia per tante persone che hanno perso il  lavoro e trovano enorme difficoltà a rientrare in un mondo del lavoro sempre più competitivo e ristretto.

Reddito Minimo Garantito

Il Ministro Poletti, ha detto ieri che ci sarà un reddito minimo garantito per le persone più povere con a carico un minore, forse una delle migliori cose fatte dal Governo Renzi per i poveri.

Il reddito minimo garantito sarà di 320 euro al mese per una persona con minore, più eventuali altri soldi per chi abbia più figli.

Ci sarebbero già pronti 600 milioni di euro dall’INPS per poter sopperire a questa nuova spesa dell’ente previdenziale.

Chi ha diritto ai 320 euro al mese del reddito minimo garantito? Coloro che hanno un modello ISEE più basso, che dimostrino di non avere altre tipi di entrata. All’inizio sarà dato alle persone con reddito zero, poi a coloro che hanno un reddito molto basso, finchè le risorse lo permetteranno.

Finalmente anche a livelli ufficiali, sembra che il Governo italiano abbia capito che bisogna intervenire con le famiglie più bisognose.

APE:

Parte il 24 Maggio con un incontro Governo-Sindacati quella che sarà una lunga maratona sulla riforma pensioni, che si dovrebbe concludere per la legge di stabilità 2017.

Con la legge di stabilità 2017, dovrebbero arrivare alcune importanti novità per chi vuole andare in pensione anticipata, per quello che si è potuto capire finora è che il Governo non ha grandi spazi di per poter cambiare chissà cosa. Dovrà ritoccare le pensioni sfruttando i soldi che ha, nonostante i 32 miliardi che l’Unione Europea ha ‘abbonato’ al Nostro paese in fase di bilancio, cioè l’Italia potrà spendere ulteriori 32 miliardi rispetto a quello convenuto solo l’anno precedente, soldi che andranno tutti per i debiti che nel frattempo sono aumentati.

Pensioni novità Legge Stabilità 

Le ultime notizie in ambito INPS è che si stanno delineando per la Legge di Stabilità 2017 alcune novità su opzione donne come l’estensione della quattordicesima mensilità, la possibilità di ricongiunzione gratuita dei contributi versati e della ventilata possibilità di inserire tra i contributi quelli versati per l’Università.

Ultimi aggiornamenti

Settembre è il mese decisivo per decidere sulle riforme pensioni che ci saranno insieme alla legge di Stabilità 2017.
Firmato l’accordo Governo Sindacati sulle pensioni: il 29 settembre 2016 finalmente una decisiva svolta nelle novità sulle pensioni: il Governo ha firmato un accordo insieme ai sindacati nel quale si è impegnato a spendere 6 miliardi di euro in 3 anni, per riuscire a realizzare i progetti di:

  1. APE la pensione anticipata con prestito,
  2. APE Social pensione anticipata senza penalità,
  3. RITA rendita integrativa per la pensione anticipata,
  4. oltre all’aumento delle pensioni minime tramite ( si pensa) un aumento della 14a e un allargamento della 14a a chi ha una pensione sotto i 1000 euro al mese, oltre che le altre proposte di cui abbiamo parlato in questo post e negli articoli di approfondimento che potete trovare ai rispettivi link.

Il Governo Renzi ha a disposizione 2 miliardi di euro per poter soddisfare impegni come quello di aumentare le pensioni minime, attraverso l’aumento del numero di quattordicesima mensilità della pensione, oppure tramite un aumento di 80 euro, lo sblocco dei salari del pubblico impiego, fare l’8a salvaguardia lavoratori esodati che sistemerà per sempre questo increscioso episodio della Repubblica italiana che vide 200 mila lavoratori abbandonati e completamente dimenticati dallo Stato italiano quando varò la cosiddetta Legge Fornero.
Il problema è che nel frattempo c’è stato un Terremoto in Centro Italia con 2.600 sfollati e milioni di euro di danni, l’economia non cresce e le risorse per fare qualsiasi tipo di intervento sul welfare sono sempre più ridotte all’osso.

Andare in pensione con pochi anni di contributi

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APE SOCIALE

RITA

Fondatore di Economia Italia e pubblicista finanziario, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio presso l'Università di Perugia

2 commenti

  1. APPENDIAMOLI tutti questi politici mafiosi romani. APPENDIAMOLI PRIMA CHE VADANO IN PENSIONE , una bella pensione , da noi pagata, che poi diventa VITALIZIO PER I FIGLI, LE MIGNOTTE che poi cresceranno e faranno pilitica , e, NOI STRONZI CON 600 EURI DE PENSIONE DOVREMO MANTENERLI , SEMPRE, DA QUANDO ESISTE ROMA CAPUT MAFIAE….

  2. comme mai io o 47 anni in svizzera e lavoro 9 ore a giorno da 32 anni a 100 % e in sicilia quelle della mia eta e pui giovane di 37 anni sono senza fare niente da 30 anni con una busta paga .e fanno sembre le risate che loro se ne infischiano del lavoro, che per loro tutto OK. Quello che conto e AVERE IL FIDANZATO !

    Quelli del Nord dell’itialia si “romponno ” dunque c’è qualche cosa di strano, no ?

    (non ciritico il sud ma da dove vengo è cosi ….)
    grazie

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