Anche oggi si torna a parlare delle ultime notizie sulle pensioni che la legge di stabilità sta apportando, in particolare per esodati, opzione donna e settima salvaguardia.
Con la legge di Stabilità 2015 il Governo ha previsto alcune misure in favore dei lavoratori esodati, dei lavoratori in procinto di raggiungere il pensionamento o comunque lavoratori prossimi alla pensione.
Per quanto concerne la questione pensioni precoci occorre tuttavia segnalare che non è stato introdotto alcun intervento riguardante i lavoratori che ambivano alla quota 41 insita del Disegno di Legge proposto dall’ex ministro Damiano (la flessibilità in uscita in particolare è stata rimandata al prossimo anno).
Occorre anche segnalare che Tito Boeri ha comunque proposto l’uscita anticipata a partire dai 63 anni e 7 mesi senza prevedere una penalizzazione per i lavoratori precoci (in questo caso occorre comunque tener conto dell’anzianità anagrafica e dei contributi versati).
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Ultime notizie pensioni 10 dicembre 2015:
In base alle dichiarazioni rilasciate dal vice Presidente della commissione lavoro alla camera Walter Rizzetto, all’interno della legge di Stabilità si introdurrà una proposta che prevede quota 100 (dove per quota 100 si intende la somma dei contributi versati e quella dell’anzianità contributiva).
La proposta è semplice e deve riguardare un pensionamento da raggiungere su base volontaria una volta raggiunta quota 100 (ad esempio 61 anni di età anagrafica e 39 anni di anzianità contributiva).
Il lavoratore deve avere la possibilità di andare in pensione senza vincoli ed anche l’assegno pensionistico non deve subire penalizzazioni.
La misura avrebbe due scopi: da un lato quella di agevolare i lavoratori che ambiscono alla pensione dall’altro quella di rendere disponibile posti di lavoro per i giovani.
Tuttavia in data 12 Novembre l’emendamento, proposto da Lega Nord e M5S, inerente quota 100 è stato bocciato.
Sempre in materia di emendamenti in materia pensionistica da introdurre all’interno della Legge di Stabilità segnaliamo anche la bocciatura dell’emendamento Santini inerente l’introduzione del prestito previdenziale a partire dal 1° Gennaio 2016.
In ambedue i casi la bocciatura è dovuta a problemi di copertura finanziaria (si attende la decisione in materia di emendamenti per l’opzione donna alcuni correttivi sulla settima salvaguardia).
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