Pensione Anticipata con Prestito Pensionistico APE: vantaggi e svantaggi

Le novità principali della Legge di Stabilità 2017 sono la pensione anticipata APE e l’abolizione di Equitalia, vediamo le reazioni dalle varie parti sociali delle proposte del Governo ( tra l’altro già concordate con i sindacati).
In pratica  materia previdenziale: si all’APE ma la Riforma Fornero non si tocca I sindacati non sono affatto soddisfatti. Le somme stanziate non sono sufficienti per tutti. I nodi da sciogliere sono davvero tanti, la modica della Fornero riguarda solo l’aumento degli scivoli che consentono di andare in pensione in anticipo.
Andare in pensione a 63 anni con l’APE, il prestito pensionistico, andare in pensione con 41 anni di contributi versati, sono queste le novità del 2017.
Allo studio la possibilità di cumulare a costo zero i contributi per anticipare il trattamento pensionistico. Sono diverse le novità della Legge di stabilità 2017, appena varata dal Governo, che dovranno passare prima però dal vaglio parlamentare.

Pensioni: Ape

Al centro del dibattito il tema dell’anticipo pensionistico conosciuto con la sigla Ape, concesso sotto forma di prestito ponte e pertanto da rimborsare. Non si tratta in effetti di andare in pensione in anticipo bensì di cessare l’attività lavorativa prima dell’effettiva pensione e ottenere un prestito agevolato garantito dallo Stato dal momento che il rimborso dello stesso avverrà a rate sulla futura pensione. Un meccanismo che i sindacati ritengono assimilabile alla propaganda elettoralee non un’azione strutturale in grado di favorire i lavoratori.

A conti fatti per alcuni lavoratori la penalizzazione prevista sarà tale da risultare altamente antieconomico. Dovrebbero trarne vantaggio solo le fasce più deboli. Ma al di là delle considerazioni sindacali, rimane il sistema che garantirà di uscire dal mondo del lavoro a 3 anni e 7 mesi anticipati ( o minore, a secondo di come sceglie il lavoratore), a 63 anni di età, rispetto alla normale pensione di vecchiaia.

Pensione Anticipata con Prestito Pensionistico APE: vantaggi e svantaggi

Restituzione del prestito

Sono 20 anni il massimo della lunghezza del prestito, le rate del finanziamento comprendono anche l’assicurazione sul prestito, oltre che la normale rata e interesse. La penalizzazione prevista sulla futura pensione è stimata attorno al 4,6% dell’assegno annuale. Chi opterà per l’Ape potrebbe avere decurtata la pensione del 17% che potrebbe arrivare però fino al 25% ( dipende dai calcoli) , per chi ha un reddito più importante

Ape social

All’Ape volontaria si abbinerà l’Ape social o Ape agevolata che sarà per:  persone che lavorano ma assistono disabili in famiglia, disoccupati, coloro che fanno lavori usuranti, disoccupati.
Per le categorie di lavoratori indicate dal Governo, lo Stato darà una mano a chi non arriva a 1 e 500 euro al mese di futura pensione. I beneficiari dell’Ape social non pagheranno nulla. Per loro e solo per loro sarà a tutti gli effetti un prepensionamento. I requisiti per accedere all’Ape agevolata non sono solo i 20 anni di contributi. Su questo fronte il margine di discussione è molto ampio e si attende una battaglia dei gruppi parlamentari per stabilire nel dettaglio i criteri di accesso a questo beneficio.

Ape aziendale e Rita

L’Ape aziendale è un  anticipo pensionistico con minori penalizzazioni  per gli esuberi delle aziende, sarà proprio l’azienda a mettere i soldi per coprire parte del prestito
La Rita (rendita integrativa anticipata) verrà destinata a coloro che hanno già una loro previdenza privata.
Parte della previdenza integrativa andrà proprio a pagare il prestito

Pensione anticipata quota 41

Per chi ha 41 anni di contributi versati si può andare in pensione , anche se bisogna aver iniziato a versare contributi prima di 19 anni di età

Cumulo a costo zero

Chi invece ha lavorato in diversi posti di lavoro, magari con gestioni pensionistiche differenti, potrà fare il cumulo dei contributi versati senza spendere soldi.
Il cumulo contributivo gratutito è da sempre un obiettivo che molti si prefiggevano ma che oggi sembra diventare reale.

Lavori usuranti

 

Chi ha svolto lavori usuranti avrà più facilità di accesso alla pensione in anticipo.
Proprio come dicevamo sul paragrafo Ape Social, sarà questo strumento a dargli la possibilità di poter andare in pensione un po’ prima ( si parla sempre di 63 anni compiuti) anche se non si hanno tutti i 41 anni di contributi versati.
Per rientrare nella categoria lavori usuranti, bisogna aver lavorato i 7/10 degli ultimi 10 anni facendo uno di questi lavori.

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