Il rinnovo contratti della Pubblica Amministrazione potrebbero bloccare le novità sulla riforma pensioni che avrebbero dovuto passare con la legge di stabilità 2017.
I dipendenti pubblici sono 7 anni che stanno aspettando il rinnovo dei contratti di lavoro, e ormai i sindacati stanno premendo sul Governo Renzi perchè finalmente si arrivi ad un accordo che possa riportare gli stipendi dei dipendenti pubblici a quanto gli spettava.
Sacrificare le pensione per aiutare i dipendenti pubblici
Servono 35 miliardi in 7 anni, è questo il conto che ha fatto l’Avvocatura dello Stato che è stato presentato alla Corte Costituzionale, la quale si è espressa dando ragione a chi chiedeva che questa situazione si sboccasse.
Tra l’altro va ricordato che i giudici della Corte Costituzionale stanno giudicando una cosa che interessa direttamente pure loro, anche loro vedranno gli stipendi aumentati con lo sblocco dei salari del pubblico impiego, esattamente come fu per rimborso pensioni dell’anno scorso, un conflitto di interessi questi, a cui NESSUNO fa mai cenno.
O riforma pensioni o sblocco salari del pubblico impiego:
Non ci sono risorse per tutti, lo dice lo stesso Viceministro Zanetti, il quale ricorda che il Governo ha come obiettivi ridurre le tasse sul lavoro, oltre che rinnovare i contratti dei dipendenti pubblici, ma allora tutte le proposte di riformare le pensioni, che fine faranno?
Previsioni di crescita economica in calo, taglio delle risorse per le pensioni:
Le pensioni vengono sempre per ultime nella scaletta della priorità dei vari governi, per questo è così difficile riformarle.
Le previsioni della crescita del PIL per il 3° trimestre sono dello 0%.
Una crescita 0% del PIL significa che i conti che si erano fatti finora devono ridimensionarsi, i soldi che erano previsti entrassero con le tasse saranno di meno e quando c’è una non-crescita così, una delle poche cose che DEVE fare un Governo come quello in Italia è far diminuire le tasse sul lavoro.
Solo avendo più occupati è possibile avere più crescita economica.
Ma per avere più occupati bisogna tagliare le spese della PA nonchè tagliare il costo del lavoro: a dire il vero sono anni che ci dicono questa cosa, una verità inoppugnabile ma che nessuno finora ha cambiato in modo significativo.
I fattori che influiscono sono una bassa natalità, un numero sempre inferiore di lavoratori fissi, ragazzi che hanno studiato e che sono laureati che preferiscono trasferirsi all’estero, l’alta tassazione del lavoro.
Ora il Governo Renzi può scegliere 2 strade, anche in vista del referendum e per cercare di vincerlo:
O spendere soldi per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego ( e prendere quasi 3 milioni di voti)
Oppure fare le riforme delle pensioni di cui abbiamo parlato finora ( e prendere alcuni voti da parte dei pensionati, che però non tutti voteranno SI’ al referendum, in quanto più ideologizzati).
Quanto sarà l’aumento di stipendio per gli impiegati pubblici:
oltre 212 euro lorde al mese, circa 132 euro nette al mese ( di media) che moltiplicate per 13 mensilità fanno oltre 1.700 euro all’anno di media, cioè un bello stipendio pieno all’anno in più, di certo una cifra di denaro che può far comodo a molte famiglie, ma allora i pensionati più poveri?
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