Un pensionato può avere pignorato il conto in Banca (leggi qui) e/o può avvenire un pignoramento della pensione anche da EquItalia o da altri creditori. Putroppo la legislazione italiana é piuttosto confusa e lascia troppo spesso ad una discrezionalità del giudice decidere quanto pignorare o meno, ma vediamo meglio.
A tutti può capitare di non pagare le tasse, non pagare un bollettino o più semplicemente una multa, a tutti può capitare che mentre fino a pochi anni fa si viveva una vita tranquilla, oggi per colpa della crisi economica non si lavora più, e peggio, ormai si è andati in pensione e magari si prende pure poco.
Arrivano gli avvisi di pagamento: come posso fare?
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Si può fare poco o niente, se prendo 1.000 euro di pensione e non ho soldi da parte, non posso pensare di pagare quella multa da 2.000 euro che nel frattempo, dopo 5 o 6 anni é aumentata tra interessi passivi e spese fino a quasi 10 mila euro da ridare ad Equitalia.
Purtroppo non sono in grado nemmeno di poter fare un pagamento a rate per vari motivi, ad esempio perchè una mia vecchia multa non è stata pagata e sono ancora debito represso Equitalia, caso che non mi da diritto ad una rateizzazione della cartella di Equitalia.
Ecco allora che la mia pensione può essere pignorata, ma quanto della mia pensione?
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Pignoramento pensioni Equitalia, come funziona:
- Il pignoramento della pensione può arrivare ad un massimo fino ad un quinto della pensione, secondo le sentenze della Cassazione.
- Il quinto della pensione non può essere pignorato, nel caso in cui si scenda al di sotto di un minimo vitale.
Ora, resta il problema di sapere di cosa si tratta, quando si parla di minimo vitale!
Nel caso che il creditore sé Equitalia, il pignoramento ci potrà essere per:
- un decimo per pensioni fino a 2.500 euro,
- un settimo per pensioni tra 2.501 e 5.000 euro,
- un quinto per pensioni da 5.001 euro in su.
Il minimo vitale per un pensionato, al di sotto del quale non ci possono essere pignoramenti della pensione, rimane discrezione del giudice stabilirlo.
- Per alcuni tribunali, il minimo vitale é l’assegno di pensione sociale, cioé 448 euro
- per alcuni tribunali, il minimo vitale consiste nel trattamento minimo, cioè 501 euro
- Per altri ancora, consiste nell’incremento del trattamento minimo, cioè 662 euro
Fonti:
Sentenza Corte Costituzionale
Circolare INPS n. 43/2003
Art. 545 codice procedura civile
Art. 10 legge 118/1952
Sentenza Corte di Cassazione
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