Tito Boeri dice che si andrà in pensione a 75 anni (dati Istat), meglio quindi costruirsi una pensione integrativa come Postevita perché questo accadrà tra pochi anni; l’età pensionabile si allunga, il calcolo della pensione cambia, prendendo a riferimento più che altro i contributi versati e quindi anche l’assegno pensionistico cambia, e cambierà diminuendo sempre di più il proprio importo.
Ormai chi scrive é da anni che sente dire che l’INPS collasserà, che non ci sono più soldi per le pensioni, che l’età pensionabile slitterà sempre più in avanti col tempo, se si vuol continuare ad erogare le pensioni in Italia.
Una delle poche precauzioni che può prendere il singolo lavoratore é quella di costruirsi una pensione integrativa.
Se andare in pensione a 75 anni non é tollerabile, lo é meno se si pensa che bisognerà andarci con una miseria di assegno, si perché proprio il Presidente dell’INPS ha fato presente che tra qualche anno , cioé i 30-40enni di oggi) dovranno andare in pensione con 3/4 della pensione attuale ed aspettare almeno i settantacinque anni di età, una cosa incredibile.
Oggi vogliamo proporvi la pensione integrativa di Poste Italiane, Postevita attenzione: non si tratta di una pubblicità ma di una recensione di questo prodotto:
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La migliore pensione integrativa , prima di arrivare in pensione a 75 anni, Postevita come funziona:
- Innanzitutto quando andremo a scegliere una pensione integrativa lo faremo prendendone una di una società molto solida. Accumulare per decine di anni soldi per poter essere sereni quando si diventa anziani, significa che in modo automatico Noi verseremo delle somme stabilite ad un certo istituto assicurativo, quindi é bene sceglierlo solido.
- Possibilità di fare piccoli versamenti mensili ( o annuali). Qui si parte con 50 euro al mese, una cifra veramente irrisoria, se pensiamo che la stiamo mettendo via per quando ci servirà veramente.
- Per legge questo tipo di fondo ha un livello di tassazione molto bassa.
- Fondi di investimento: di solito, come nel caso di Postevita, il fondo pensione viene investito in fondi di investimento, che danno un certo rendimento annuo, in particolare Postevita essendo legato a dei fondi di investimento, hanno dato dei rendimenti di tutto rispetto in questi ultimi anni.
- Spese, non sono molte ma ci sono, nello schema sopra potrete trovare quelle più importanti.
- Se si é lavoratori dipendenti, può esservi versato anche il TFR dal datore di lavoro. L’importo accantonato ogni anno del TFR è pari al 6,91% della retribuzione lorda. Il TFR si rivaluta nel tempo in una misura definita dalla legge, pari al 75% del tasso di inflazione più 1,5 punti percentuali (ad esempio, se nell’anno il tasso di inflazione è stato pari al 2%, il tasso di rivalutazione del TFR per quell’anno sarà: 2% x 75% + 1,5% = 3%); in questo modo, il TFR andrà direttamente su Postevita.
- Un contributo volontario che potrà essere di poche decine di euro o superiore e che farà la base per la futura pensione integrativa.
La pensione integrativa Postevita é sicura?
Ci sono dei rischi sul rendimento; ( non sul capitale) quando si fa una pensione integrativa associata a dei fondi comuni, ci sono delle percentuali di rischio sul rendimento, e anche se finora chi l’ha fatta ha guadagnato abbastanza bene come si può vedere sopra dai dati, la Gestione Separata Posta Pensione ha degli effettivi rischi sempre legati all’andamento dei titoli a cui sono legati, il tutto è determinato dall’andamento di mercato, quindi bisogna stare attenti e tenersi costantemente informati.
Capitale minimo garantito: è quel capitale che Postevita garantisce che venga dato al momento in cui sarà possibile erogare la pensione, oppure in caso di decesso dell’assicurato o in caso di recesso.
Quando potrò andare in pensione con la pensione integrativa Postevita:
- La pensione verrà erogata secondo i termini di legge, quindi non prima.
Quanto sarà l’importo dell’assegno pensionistico con la pensione integrativa Postevita:
Ovviamente questo potrà variare in base a:
Gli anni che si é versato il contributo mensile.
La quantità di contributi versati.
Il rendimento che ha avuto negli anni la Nostra pensione contributiva.
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