Pensioni di reversibilità: chi ha diritto alla prestazione assistenziale

Novità 2017 per le pensioni reversibilità, diventeranno prestazioni assistenziali da previdenziali, chi ne ha diritto e cosa cambia ora con questa nuova legge.
Milioni di italiani che prendono la pensione di reversibilità, potrebbero non averne più diritto con la nuova legge che è arrivata da poco alla Commissione Lavoro della Camera.
Molti italiani possono perdere la pensione di reversibilità, in quanto questa verrà legata al modello ISEE, che come tutti sanno è legato alla rendita dell’intero nucleo familiare.

Ma cerchiamo di capire meglio questa nuova legge sulla pensione di reversibilità, che potrebbe cambiare molte carte in tavola dell’INPS e potrebbe far liberare molte risorse, in quanto darebbe questi soldi solo alle persone in stato di bisogno ( per questa la faranno rientrare nelle prestazioni assistenziali, non più tra le prestazioni previdenziali com’era prima) o per nuovi lavoratori  e non più a chi di soldi già ne ha.

Pensioni reversibilità 2017 chi ha diritto alla prestazione assistenziale

Novità Pensioni Reversibilità 2017, una nuova legge le vuole dare solo se si ha un reddito molto basso:

  • Lo dicevamo alcuni giorni fa’, i conti del Nostro paese non si mettono bene e i pensionati invece di avere una riforma pensioni che gli aiuterà ad andare in pensione prima o ad avere più soldi, si devono aspettare il peggio, cioè dei tagli alla pensione come in questo caso ed altri ulteriori aumenti dell’età pensionabile, il tutto per motivi demografici.
  • I sindacati gridano allo scandalo, ma bisognerebbe vedere bene questa legge a chi darà il diritto di pensione di reversibilità assistenziale. Tramite il modello ISEE, ci saranno delle persone che lo prenderanno, altre no; in effetti già oggi il coniuge ( o chi eredita la pensione) non la prende tutta ma solo un 60%, percentuale che diminuisce se l’ereditario ha un reddito superiore ai 1.500 euro al mese, quindi questa nuova legge serve a ben poco, in realtà.
  • I soldi quindi, rimarranno all’INPS che potrà disporli in altro modo. Se proprio andiamo a vedere, come idea non sarebbe poi male, in quanto userebbe un principio di giustizia sociale ( il reddito ISEE) per elargire o meno questi soldi, infatti non sembra giusto che una persona che magari abita con i propri familiari che hanno in totale centinaia di migliaia di euro di reddito all’anno, prenda pure una pensione di reversibilità, ma purtroppo sappiamo che poi dalla legge scritta alla realtà oggettiva, le cose possono cambiare.

Novità pensioni 2017, arriva un altro rimborso pensioni?

  • Un gruppo di pensionati liguri si sono costituiti parte civile e ora chiedono un rimborso pensione che hanno avuto solo in parte con il Bonus Poletti di questa estate.
  • Come ricorderete, il rimborso dell’aumento della pensione previsto collegato all’aumento dell’inflazione, fu fatto in percentuale rispetto all’assegno pensionistico, cioè sono stati dati più rimborsi a chi aveva una pensione più bassa; se questa decisione poteva rivelarsi giusta a livello sociale, non va però incontro alla decisione della Corte Costituzionale, che aveva detto che tutti i pensionati sono uguali e che tutti devono ricevere ciò che gli spetta, in pratica sottraendo al Parlamento la facoltà decisionale legislativa.

Pensioni Reversibili o pensione ai superstiti ( ad esempio per incidente sul lavoro) ora chi ne ha diritto:

  • Coniuge superstite.
  • Coniuge divorziato.
  • Figli minori o studenti( anche adottivi).
  • Nipoti (nel caso in cui siano equiparati a figli).
  • genitori over 65.
  • fratelli o sorelle inabili che erano a carico del defunto.
  • Quando il lavoratore o il pensionato muoiono, la pensione di reversibilità il coniuge ( o chi per lui) non la riscuotono al 100%, ma solo per il 60% dell’importo che percepiva il coniuge deceduto.
  • Già oggi, se l’ereditario della pensione ha redditi superiori a 3 volte il minimo della pensione, se cioè l’ereditario ha già un reddito superiore ai 1.500 euro al mese, prende anche meno del 60%.

Quando entrerà in vigore questa nuova legge sulla pensione reversibile, queste categorie di persone avranno diritto alla pensione ai superstiti solo se rientreranno al di sotto di una certa soglia di reddito ISEE ( soglia ancora da stabilire).

Pensioni Reversibilità, perchè è difficile rientrare nel modello ISEE:

Oggi abbiamo cercato di fare un po’ di conti rispetto questa notizia, e bisogna dire che il numero delle persone coinvolte potrebbe essere molto alto.
Il Governo parla che questo provvedimento sarà solo per le pensioni future, ma tutto questo è Costituzionale? Si può fare una legge che tratta diversamente 2 cittadini che hanno gli stessi identici requisiti? E’ giusto che le vedove di domani non avranno più una pensione di reversibilità?
In Italia ci sono 20 milioni di persone possessori di terreni o fabbricati. I terreni o fabbricati , secondo i gèni del fisco producono reddito, anche se non producono assolutamente nulla.
Quando si va a fare un conteggio per vedere se si può rientrare nel modello ISEE, se hai una casa o un terreno più grande di un mini appartamento rischi di non rientrare in una soglia minima, perchè una casa che ha un valore sulla carta di 200 mila euro ( ma che il mercato reale valuta 100 mila) può avere un reddito da fabbricato di 20 mila euro all’anno; nel momento in cui si compila un modello ISEE, anche se non si lavora, anche se si è disoccupati, quel reddito va ad accumularsi agli altri eventuali e te sei automaticamente escluso da tutti quei benefici dell’ISEE che invece altre persone povere come te ( ma senza una casa) hanno, come appunto, le pensioni di reversibilità future.

Aggiornamento 2017: E’ vero o no che toglieranno le pensioni di reversibilità?

  • Secondo il Ministro Poletti, non c’è nessun progetto di eliminare le pensioni di stabilità.
  • Infatti gli diamo ragione, non le vogliono eliminare: le pensioni di reversibilità le vogliono proprio trasformare, le vogliono trasformare e farle diventare prestazioni assistenziali e cancellarle dalle prestazioni pensionistiche, probabilmente per un ‘giro di conto‘ interno al Bilancio dello Stato, come abbiamo scritto in precedenza, si tratta di un progetto politico, come abbiamo già detto, Noi la notizia l’abbiamo presa direttamente da un sindacalista che ha letto questa proposta, che non è stata ancora discussa, quindi nè tanto meno votata nè tanto meno approvata, ma è proprio in questo momento che bisognerebbe fare una pressione politica affinchè questa proposta di legge venga del tutto stralciata, perchè completamente ingiusta.

Perchè al Governo e all’INPS vogliono trasformare le pensioni di reversibilità in prestazioni assistenziali da prestazioni pensionistiche?

  • Questa è un’idea che si può fare qualsiasi cittadino italiano che ‘legge’ da fuori questa vicenda: L’INPS ha sempre meno soldi, non bastano i tagli che fece il Governo Monti all’epoca, è una questione di numeri: ci sono sempre più pensionati e ci sono sempre meno lavoratori; e non bisogna far conto sulle poche migliaia di unità di lavoratori in più che questo 2015 o inizio 2016 hanno preso lavoro, perchè sono ininfluenti. Per avere un impatto sui conti dell’INPS, ci vorrebbero almeno 500 – 600 mila nuovi posti di lavoro, possibilmente a tempo indeterminato; in questo modo i conti del Nostro ente assistenziale inizierebbero a cambiare in modo evidente, e si potrebbe iniziare a fare politiche per andare in pensione anticipatamente, oppure creare degli strumenti che aiutino le persone che sono state licenziate e che hanno più di 55 anni di età ad avere un reddito minimo.
  • Fare uno spostamento di conto, probabilmente potrebbe aiutare il bilancio italiano a non far figurare più quei 20 miliardi di euro e 3 milioni di pensioni reversibili come pensioni, ma come ‘aiuti a persone bisognose’ e quindi liberare risorse per 20 miliardi per le pensioni agli occhi dei conti che fa la BCE nelle Nostre tasche, che come tutti sanno non vuole che si diano ulteriori soldi al comparto pensioni in Italia. Praticamente un giro di conto che però rischia di penalizzare una bella fascia di persone realmente bisognose ma che non rientrano nei requisiti minimi del modello ISEE.

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Commenti

3 risposte a “Pensioni di reversibilità: chi ha diritto alla prestazione assistenziale”

  1. MA SCUSATE LA REVERSIBILITA’ MICA SONO SOLDI CHE HA PAGATO LO STATO SONO SOLDI CHE IL DEFUNTO HA PAGATO DI TASCA SUA QUANDO ERA IN VITA PAGANDO I CONTRIBUTI DI TASCA SUA ED ORA VUOLE APPROPRIARSI DI UNA COSA CHE UN POVERO CRISTO PUO ‘ LASCIARE AD UNA MOGLIE O AL MARITO? MA COME LA PENSANO? VOGLIONO TUTO LORO E NOI SOLO LE BRICIOLE VORREI VEDERE LE MOGLI DEGLI ONOREVOLI CHE STANNO A ROMA COME FARANNO SENZA LA REVERSIBILITA’ RIMANENDO VEDOVE

  2. I politici, hanno stipendi iperbolici, vitalizi e molti altri privilegi. In caso di decesso, la reversibilità, pari alla pensione totale, non ha riduzione e passa poi anche si figli. Perché non si tagliano i loro introiti? Loro se li aumentano, che schifo! Questi se ne devono andare a casa. Se toccanole reversibilità, scoppia una rivolta, stiano molto attenti, non ne possiamo più.

  3. Emanuela Zucchetta

    la partita sulla reversibilità non è ancora chiusa. Il governo prova sempre a metterci le mani,quindi stiamo all’erta. Bisogna ricordare che reversibilità è PREVIDENZA NON PROVVIDENZA! provvidenza = regalia e previdenza = rinuncia ad una parte di reddito oggi per averne uno domani. E cosa ne è stato fatto della parte di pensione di reversibilità derubata alle persone vedove dalla legge 335/95 Dini??? A me tolgono il 50% della reversibilità già decurtata al 60% del trattamento originario!!!!!!!!

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