Chi può andare in pensione anticipata, requisiti, calcolo prepensionamento

2015: Il Governo dice sì ai prepensionamenti: potranno andare in pensione anticipata, solo con i contributi versati, milioni di lavoratori.

Ieri il Governo ha presentato a Bruxelles il piano per il rimborso pensioni per quasi 3,5 milioni di pensionati italiani, rimborsi dai quali saranno esclusi circa 700 mila aventi diritto, qui tutte le informazioni sul Bonus Poletti.

Il piano non può prevedere rimborsi per tutti, altrimenti si sforerebbe troppo con i conti di Bilancio statale, in quanto il totale ammonterebbe a circa 18 miliardi di euro, quindi coloro che prendono un assegno superiore a 3 mila euro non rientrano in questo piano.
La grande novità però, é che dalla riunione di governo, é finalmente emersa la decisione di fare una riforma delle pensioni.

Prepensionamenti: chi potrĂ  andare in pensione anticipata secondo il Governo

Una svolta storica per milioni di lavoratori italiani, che potrebbe portare un enorme vantaggio alla Nostra economia:

Avere la possibilitĂ  di andare in pensione anticipata per milioni di lavoratori, Ă© una delle decisioni di questo Governo che ci piacciono di piĂą.
Sicuramente non tutti sceglieranno di andare in prepensionamento, ma siamo sicuri che, nonostante l’assegno piĂą piccolo, tantissime persone che hanno superato una certa etĂ  ( ancora Ă© tutto da stabilire quanto), decideranno di ritirarsi, magari con un assegno di poche centinaia di euro, ma con la tranquillitĂ  di non doversi piĂą svegliare la mattina a quella ora, di non continuare a fare – per forza – gli stessi identici movimenti che si sono fatti per anni ed anni, in posti di lavoro dove magari l’unica soddisfazione era quella di prendere lo stipendio il 10 di ogni mese.

Una decisione che combatte la disoccupazione:

Ecco un’altro risvolto positico di questa decisione: andando in pensione tanti lavoratori, lasceranno il posto libero a tanti giovani disoccupati che finalmente avranno una chances nel mondo del lavoro, una vera manna per la Nostra economia. Gli ultimi dati Istat sulla disoccupazione, sono di un 12,7% per marzo 2015, con un numero particolarmente elevato tra i giovani. Negli ultimi mesi, la tendenza Ă© quella che ci sono piĂą occupati a tempo determinato ma sempre meno occupati a tempo indeterminato, una tendenza che ormai Ă© da anni che sta caratterizzando il mondo del lavoro in Italia.

Prepensionamenti con il sistema contributivo non incideranno sulla spesa pubblica:

Andando in pensione con il sistema contributivo, questi baby pensionati, non incideranno con il loro assegno pensionistico sulla spesa pubblica, in quanto i loro soldi sono giĂ  accantonati nel bilancio dello Stato. Questo ultimo provvedimento di rimborsi, chiamato “Bonus Poletti“, è stato fatto solo per una parte dei pensionati aventi diritto, e in modo proporzionale per 2 ragioni: cercare di essere piĂą giusti possibili e cercare di spendere il meno possibile, altrimenti se si sarebbero dati tutti indietro tutti i rimborsi, si sarebbe arrivati ad un deficit del 3,6%, cosa che avrebbe provocato delle multe da parte della UE.

Si apre la possibilitĂ  di privatizzare tutte le pensioni in Italia:

Questa decisione, apre la possibilitĂ  almeno teorica in un futuro, di privatizzare tutte le pensioni. Un sistema esclusivamente contributivo Ă© infatti lo stesso identico sistema che si usa per mettere da parte una pensione privata. Quali differenze ci sono quindi, se la pensione la metto via con l’INPS o con un’assicurazione, una banca o un istituto finanziario?
Questa parte , di cui i politici non hanno finora mai parlato, Ă© una possibilitĂ  che apre notevoli affari in campo finanziario per tanti istituti di credito e assicurazioni, una bella torta da spartirsi, che potrebbe far abbassare il costo del lavoro in modo sostanziale e far aumentare anche gli stipendi dei lavoratori.
In pratica tutti i contributi che il datore di lavoro paga quando esborsa uno stipendio andrebbero direttamente al lavoratore che in parte li girerebbe ad una pensione privata, magari in cifre minori rispetto a quello che si fa oggi e tenere per sĂ© la differenza. Sicuramente un’aspetto di questa vicenda molto interessante.

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