Esodati ultime notizie: pensione e ottava salvaguardia per gli ultimi 32000

Finalmente il Governo ha deciso che manderà in pensione gli ultimi 32 mila esodati con una ottava salvaguardia.

Ottime le ultime notizie per gli esodati, quelle persone che non erano state considerate dalla legge Fornero, che li aveva escluse dalla pensione ed erano state lasciate in una sorta di limbo.

Le ultime notizie sugli esodati finalmente chiudono definitivamente questo scandaloso politico delle pensioni italiane.

Un Ddl esodati nel settembre 2016

Sarà un Ddl che dovrebbe passare a settembre 2016, messo a punto dall’On. Damiano, che dovrebbe chiudere una volta per sempre l’annosa situazione degli esodati in Italia, un vero e proprio scandalo in quanto, quando nel dicembre 2011 fu fatta la riforma del lavoro, non furono presi in considerazione qualcosa come quasi 200 mila persone, che nel frattempo sono diventate 172 mila per ovvie e tristi ragioni anagrafiche.

Esodati ultime notizie:

Questa ultima ‘tranche’ cioè l’ottava salvaguardia, dovrebbe riguardare circa 32 mila lavoratori esodati.

Esodati ultime notizie: pensione e ottava salvaguardia per gli ultimi 32000
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Ottava salvaguardia esodati: pensione per 32 mila persone con un Ddl specifico.

Come dicevamo sopra, sono 32 mila gli esodati coinvolti in questa ottava salvaguardia, e con questo ultimo Ddl, dopo ben 5 anni, la questioni esodati dovrebbe essere del tutto messa nei libri di storia.
Usiamo il condizionale perchè ancora il Ddl non è stato nemmeno presentato, ma non ci dovrebbero essere problemi a riguardo, in quanto finora si è sempre trovata una soluzione a questo problema creato dal Governo Monti, Governo che all’epoca si dimenticò del tutto di questi 200 mila lavoratori, relegandoli ad una sorta di ‘limbo’, cioè ormai senza un lavoro ma troppo giovani per andare in pensione.

Le difficoltà economiche dell’Italia mettono in difficoltà le riforme sulle pensioni:

Per fare le riforme sulle pensioni di cui ci siamo occupati in questi ultime settimane, ci vogliono le risorse.
Non tanto per meccanismi quali il prestito pensionistico APE o l’anticipo della pensione privata come la RITA, che sono soluzioni che non abbisognano dell’intervento pubblico, ma di ‘soldi in più per i pensionati‘, come per progetti come la quattordicesima fino a 1.000 euro, o l’aumento delle minime, o lo sblocco dei salari del pubblico impiego, il Bonus per i maggiorenni,  una pensione anticipata per i lavori usuranti.

Cosa succede alle pensioni se vince il NO al referendum:

Un altro problema è il Referendum sulla Costituzione del 2016, cosa accadrà se vincono i NO?
Il Governo potrebbe cadere ( come sperano in molti) , ma più probabilmente si avrà un ‘rimpasto’, cadrà qualche testa, ma difficilmente si andrà ad elezioni anticipate, gli interessi di PD, Alfano e Forza Italia sembrano coincidere e quindi si cambierà tutto per non cambiare niente.
Gli unici a rimetterci, saranno ovviamente gli elettori, si bloccheranno tutte le proposte di legge, di riforma pensioni di cui abbiamo parlato finora, rimarremo con un sistema bicamerale perfetto, ma diverso da quello di Stati Uniti e Francia, molto diverso, da Noi le leggi ci mettono molto più tempo ad essere votate, in quanto in francia e USA la massima espressione dello Stato è il Presidente, che ha un potere reale, non come quello italiano che ha solo un potere molto parziale.

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