Come funziona il prepensionamento a 62 anni con penalizzazione

Ultime novità sulla discussione sulla riforma pensioni, per questo mese di Aprile 2015, notizie che arrivano dopo che il Governo é riuscito ad avere la fiducia sulla riforma elettorale.

La riforma elettorale, comunemente chiamata “Italicum”, influenzerà politicamente, molto anche le decisioni di questa XVIIa legislatura sulla riforma delle pensioni.
Come tutti ricorderanno, quando il 15 marzo 2013 Renzi si insediò, disse che proprio la riforma elettorale era la prima legge che il Governo voleva fare. Solo ieri però questa importante riforma elettorale per il Nostro paese, é stata portata a termine. Al di là delle critiche, guardando questa nuova legge, si capisce subito che porterà stabilità politica nel Nostro paese, dando un premio di maggioranza al partito che prenderà più voti.
In questo modo, avendo un Governo molto forte, potranno essere fatte importanti riforme, come la riforma delle pensioni che é la riforma più importante di tutte in Italia.

Come funziona il Prepensionamento a 62 anni con penalizzazioni

Con un numero di pensionati, che supera il numero dei lavoratori, l’azienda Italia, non può più permettersi di restare con un sistema pensionistico, studiato quando le condizioni economiche e demografiche del paese erano totalmente differenti.
Se una riforma della pensione, può essere considerata la più importante riforma per questo paese ( dopo quella elettorale), va anche detto che nessuno ha avuto il coraggio di farla nemmeno in parte, se non l’ex Ministro Elisa Fornero; questo perché per forza di cose, chi mette mano nelle pensioni, scontenta milioni di cittadini elettori e, nel momento in cui si andrà alle elezioni, questo significa che non verrà rieletto e perderà la poltrona; il segreto di una mancanta riforma pensioni, é tutt’oggi questo.

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Novità Pensioni 2016: prepensionamento a 62 anni, ricambio generazionale, part-time per gli statali se vicini alla pensione:

Importanti finestre stanno per aprirsi per i lavoratori statali vicini alla pensione, un emendamento, presentato dal senatore Berger, prevede il part-time per gli statali e lavoratori della PA, che in questo modo potrebbero scegliere di lavorare meno ore durante la giornata o meno giorni durante la settimana. In questo modo, dovrebbero pagarsi da soli i contributi, però. Una proposta intelligente che speriamo trovi un riscontro positivo in parlamento, ci sono decine di migliaia di lavoratori che, ormai stanchi, preferirebbero pagarsi i contributi, ma lavorare solo pochi giorni durante il mese, che continuare ad andare a lavorare tutti i giorni, superata una certa età. Questa proposta consentirebbe anche un cambio generazionale, cioé ripartirebbero finalmente in concorsi pubblici, ormai fermi da anni in qualche amministrazione, e darebbe uno slancio e grandi benefici all’economia italiana, come diceva anche la proposta del sindacato, tempo fa.

PA: la nuova legge sul prepensionamento che fa discutere

Pensione anticipata a 62 anni: secondo il decreto legge 90/2014, che in pratica riscrive l’articolo 72, comma 11 del decreto legge 112/2008, la PA potrebbe licenziare un dipendente quando il lavoratore arriva ad avere il diritto di pensione anticipata (nel 2015, 42 anni e 6 mesi di anzianità contributiva per gli uomini e 41 e 6 mesi per le donne, che aumentano, per tutti, di 4 mesi dal 2016 a causa dell’adeguamento dei requisiti agli incrementi della speranza di vita ), ma è proprio così?
Recentemente, il Comune di Brescia, con una nota ha fatto sapere che sì, la legge 190/2014, ci può essere una risoluzione di contratto unilaterale, in tutti quei casi il dipendente raggiunga il diritto alla pensione anticipata. Per maggiori dettagli, potete cercare la nota protocollo 24210, del 16 Aprile del Comune di Brescia, nota che dovrebbe valere anche per le altre PA.

Il DEF Damiano, Quota 100 , Opzione Donna, Reddito Minimo Garantito per gli Over 55:

Come si diceva anche negli scorsi articoli, sarà importante il Documento Economico e Finanziario del Governo, in cui potrebbero inserirsi importanti novità per le pensioni:

  • La riforma delle pensioni proposta da Cesare Damiano, ex sindacvalista e ora deputato del PD, sembra quella migliore per i lavoratori e futuri pensionati, ma non proprio fattibilissima, per semplici ragioni di calcolo, sembra proprio che sia lo staff di Renzi ad averla ‘congelata’ sul nascere. A meno che non si riesca a trovare dei fondi per sovvenzionare Quota 100, non si riuscirà a metterla in pratica nel breve tempo, e per trovare fondi bisognerebbe tagliare qualche spesa che lo Stato fa, oppure mettere nuove tasse.
  • Opzione Donna prolungata: questa invece sembra una cosa più fattibile, visto che l’istituto sperimentale, negli ultimi 2 anni ha dato buoni frutti, il Ministro del lavoro Poletti, si é detto propenso ad allungarla anche oltre il 2015.
  • Reddito Minimo garantito per gli over 55 anni: stavolta questa rivoluzionaria proposta arriva dal Presidente INPS Boeri, renziano Doc, il quale vuol cercare di aiutare le persone che hanno perso un lavoro ma che, avendo un’età ormai non più competitiva per trovare un lavoro, non riusciranno mai a trovarlo e che nonostante abbiano versato molti contributi, non hanno un periodo contributivo sufficiente per poter avere una piccola pensione. Questa ipotesi potrebbe essere quella più fattibile, proprio perché nessuno dell’esecutivo si é espresso contro, proprio perchè sarebbe un bene per l’economia, oltre che per le persone che prenderebbero il sussidio, sarebbero soldi che andrebbero ad aumentare i consumi ( non certo il risparmio) e visti i precedenti degli 80 euro, anche fattibile.

In tutto questo quadro politico, non bisogna dimenticare, come detto sopra, che da oggi, il Governo Renzi é più forte che mai. Con il voto positivo sulla riforma elettorale, voto di fiducia,  che in precedenza era stato chiesto sulla legge elettorale solo 2 volte: una nel 1923 ed una 30 anni dopo, il Governo Renzi ormai non ha più problemi di maggioranza, se Renzi é riuscito a far votare questo, volendo potrebbe far passare qualsiasi tipo di legge, in Italia.

Ora la palla della “riforma pensioni”, é in mano sua.

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