Novità Pensioni dal 2025 con la Manovra del Governo Meloni

Il Governo Meloni, insediatosi il 21 ottobre 2023, ha presentato una serie di novità in materia di pensioni, che saranno introdotte con la Legge di Bilancio 2024.

Quota 104

La novità più importante è la creazione di una nuova Quota 104, che permetterà di andare in pensione a 63 anni con 41 di contributi. Questa opzione sarà valida solo per il 2024 e sarà accompagnata da un meccanismo di ricalcolo contributivo, con un taglio del 12% sulla quota retributiva maturata prima del 1996.

Quota 42/43

A partire dal 2025, la Quota 102 sarà sostituita dalla Quota 43 per gli uomini e dalla Quota 42 per le donne. Questo significa che per andare in pensione con queste quote sarà necessario avere 43 anni di contributi per gli uomini e 42 anni di contributi per le donne.

Opzione Donna

L’Opzione Donna sarà prorogata fino al 2024, ma con un aumento dell’età di uscita a 65 anni per le lavoratrici dipendenti e a 66 anni per le lavoratrici autonome.

Staffetta generazionale

Il Governo Meloni intende promuovere la staffetta generazionale, incoraggiando i lavoratori più anziani a lasciare il posto di lavoro a favore dei giovani. Per questo, saranno introdotti incentivi per le aziende che assumono lavoratori under 35 in sostituzione di lavoratori over 65.

Riforma del sistema pensionistico

Il Governo Meloni intende riformare il sistema pensionistico italiano, introducendo un sistema di quote mobili, che permetteranno di andare in pensione a partire dai 62 anni con un assegno minimo garantito. La riforma sarà però realizzata a partire dal 2025.

Critiche

Le novità introdotte dal Governo Meloni sono state criticate da diverse parti, in particolare dai sindacati e dai partiti di centrosinistra. Secondo le critiche, queste novità porteranno a un aumento dell’età pensionabile e a un peggioramento dell’importo delle pensioni.

Conclusione

Le novità in materia di pensioni introdotte dal Governo Meloni rappresentano un cambiamento importante rispetto al sistema pensionistico italiano attuale. Queste novità porteranno a un aumento dell’età pensionabile e a un peggioramento dell’importo delle pensioni, in particolare per i giovani.

 

Riepilogando, le novità sulle pensioni per il 2025

Ultime novità riforma pensioni: tutto quello che c’è da sapere

Cosa è stato fatto finora:

  • Legge di Bilancio 2024:
    • Proroga di Ape Sociale e Opzione Donna per il 2024 con requisiti più stringenti.
    • Aumento dell’età per Opzione Donna a 60 anni (con riduzioni per figli).
    • Anticipo rivalutazione pensioni a dicembre 2023.
    • Modifiche alle soglie di accesso per la pensione di vecchiaia contributiva.
    • Riduzione della rivalutazione ISTAT per pensioni alte.

Riforme in discussione:

  • Quota 41 per tutti: ipotesi allo studio, ma non ancora concretizzata.
  • Modifiche al sistema pensionistico: il Governo ha aperto un tavolo di confronto con le parti sociali, ma al momento non ci sono proposte definitive.

Le principali fonti di informazione:

  • Sito web del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: https://www.lavoro.gov.it/
  • Sito web dell’INPS: https://www.inps.it/

Cose da tenere a mente:

  • La situazione è in continua evoluzione, con nuove proposte e modifiche che emergono frequentemente.
  • Per rimanere aggiornati, è importante consultare le fonti ufficiali e le news di settore.
  • Se hai dubbi specifici sulla tua situazione pensionistica, è consigliabile rivolgersi a un professionista.

Ecco alcune risorse utili:

  • Calcolatore pensionistico INPS: https://www.inps.it/it/it/dettaglio-scheda.it.schede-servizio-strumento.schede-strumenti.la-mia-pensione-futura-simulazione-della-propria-pensione-50033.la-mia-pensione-futura-simulazione-della-propria-pensione.html
  • Contact center INPS: 803 164
  • Sito web del sindacato o della categoria di appartenenza

Proposte:

Al 28 giugno 2024, il panorama delle proposte in discussione per la riforma delle pensioni in Italia è piuttosto complesso e in continua evoluzione.

Tra le ipotesi più discusse troviamo:

  • Quota 41 per tutti: questa proposta, sostenuta da alcune forze politiche, prevede la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età. Si tratta di un’opzione che comporterebbe un onere significativo per le casse dello Stato e che, secondo alcuni esperti, potrebbe penalizzare le giovani generazioni.
  • Ritorno al sistema Dini: questa ipotesi ipotizza un ritorno al sistema pensionistico in vigore prima della riforma Fornero, con la possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia a partire da 64 anni per gli uomini e 59 anni per le donne, con 35 anni di contributi. Anche in questo caso, si tratta di una proposta che genererebbe un impatto notevole sui conti pubblici.
  • ** flessibilità in uscita:** questa opzione, proposta dal Cnel, prevede un sistema di pensionamento flessibile tra i 64 e i 72 anni, senza più il ricorso alle quote. L’assegno pensionistico aumenterebbe con l’età di pensionamento.
  • Proroga di Ape Sociale e Opzione Donna: si ipotizza una proroga di queste misure, già prorogate con la Legge di Bilancio 2024, con possibili modifiche ai requisiti di accesso.

Oltre a queste proposte principali, sono in circolazione diverse altre ipotesi e idee, spesso elaborate da sindacati, associazioni di categoria e think tank.

È importante sottolineare che al momento non è stata ancora definita nessuna riforma organica del sistema pensionistico. Il Governo ha avviato un tavolo di confronto con le parti sociali, ma non sono ancora emerse proposte definitive.

Per rimanere aggiornati sulle ultime novità, è consigliabile consultare le fonti ufficiali come il sito web del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (https://www.lavoro.gov.it/), il sito web dell’INPS (https://www.inps.it/) e le news di settore.

Inoltre, per avere informazioni specifiche sulla propria situazione pensionistica, è consigliabile rivolgersi a un professionista o consultare il calcolatore pensionistico INPS (https://www.inps.it/it/it/dettaglio-scheda.it.schede-servizio-strumento.schede-strumenti.la-mia-pensione-futura-simulazione-della-propria-pensione-50033.la-mia-pensione-futura-simulazione-della-propria-pensione.html).

ANSA pensioni ultim’ora

Nel 2024 verrà introdotta la quota 104 con penalità, che consentirà il pensionamento anticipato con almeno 63 anni di età e 41 anni di contributi. Verranno però applicate penalità alla “quota retributiva” (relativa ai periodi lavorati fino al 31 dicembre 1995) nel calcolo delle prestazioni pensionistiche, incidendo sui coefficienti di trasformazione.

La tempistica delle finestre di prepensionamento, ovvero il tempo che intercorre tra il conseguimento dei requisiti e l’effettivo pensionamento, sarà estesa da tre a sei mesi per il settore privato e da sei a nove mesi per quello pubblico.

A partire dal 2025, le pensioni anticipate con 42 anni di contributi (41 per le donne) verranno automaticamente adeguate in base alla speranza di vita, due anni in anticipo rispetto all’attuale calendario (precedentemente fissato per il 2026).

Il programma “Opzione donna” per le lavoratrici avrà requisiti rivisti: 35 anni di contributi e 61 anni di età, che potranno essere ridotti a 60 con un figlio e 59 con più figli. Sono confermati gli sconti per avere bambini.

Novità Pensioni dal 2024 con la Manovra del Governo Meloni

Verrà introdotto un programma di riacquisto agevolato per i “contributi vuoti” per i lavoratori che contribuiscono a pieno titolo, consentendo loro di colmare le lacune nella loro storia contributiva per un massimo di cinque anni. I pagamenti possono essere effettuati fino a 120 rate mensili con un importo minimo mensile di 30 euro.

Verrà rivisto il meccanismo di indicizzazione delle prestazioni pensionistiche, con una riduzione del 10% (dal 32% al 22%) per i trattamenti che superano 10 volte l’importo minimo INPS. Le prestazioni comprese tra 4 e 5 volte il minimo INPS verranno adeguate al 90%, non all’85%.

Sono queste alcune delle misure chiave nella bozza del capitolo pensioni del piano di bilancio.

Novità Pensioni 2025

Il Governo ha approvato il 16 ottobre 2023 il “Decreto Anticipi”, in cui inizialmente si prevedeva che i pensionati avrebbero ricevuto un anticipo sull’adeguamento delle loro pensioni a novembre (solitamente effettuato dall’INPS a gennaio).

Il testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 18 ottobre 2023, ha tuttavia spostato la data al 1° dicembre. Ciò significa che i pensionati italiani riceveranno l’adeguamento con l’ultima rata della pensione dell’anno.

L’aggiustamento è inteso a recuperare l’inflazione reale del 2022, che era dell’8,1%, e il tasso di aggiustamento è dello 0,8%.

L’articolo tratta anche delle nuove modifiche proposte nel progetto di bilancio 2024, che influiranno sull’aumento degli importi delle pensioni. I dettagli di queste modifiche non sono forniti nella sintesi.

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