Pensione all’Estero Senza Tasse: Come Fare 2019 – 2020

Ecco come è possibile prendere la pensione all’estero senza pagare le tasse. E’ possibile andare via dall’Italia e non pagare le tasse doppie o quantomeno pagarne solo una parte, questo è possibile grazie ad accordi internazionali che andremo a svelarvi di seguito in questi modi di prendere la pensione all’estero senza pagare le tasse.

I tanti pensionati italiani che scelgono di andare a vivere all’estero possono ricevere l’assegno pensionistico,  senza essere sottoposti alla doppia tassazione e pagare le imposte alla Nazione dove si va a vivere da pensionati. La scelta si tramuta in un risparmio economico a volte anche significativo.

Si percepisce la medesima pensione ma, pagando meno tasse sul reddito personale, sarà più “pesante” in busta paga. Se poi nella Nazione in questione il costo della vita è inferiore (vuoi per un cambio favorevole o per costi differenti dall’Italia) si avranno vantaggi ulteriori nel trasferirsi in un paese estero. Ma come fare a ricevere la pensione senza essere sottoposti alle imposte del nostro Paese?

Come prendere la pensione all’estero senza pagare tasse

Vanno seguiti dei passaggi legati ad aspetti burocratici. Non sono procedure lunghe o complesse ma bisogna prestare attenzione a non sbagliare per non vanificare l’opzione del trasferimento all’estero. S

ul portale dell’Agenzia delle Entrate vanno scaricati i documenti che si riferiscono alla Dichiarazione dei Redditi dei Residenti all’Estero.

La documentazione deve essere oggetto di un’attenta lettura non superficiale! In questo carteggio si apprendono i requisiti del “non residente” per avere diritto alla tassazione solo nel Paese di trasferimento.

Pensione all'Estero Senza Tasse: Come Fare e Dove Andare

Pensione all’Estero Senza Tasse: Come Fare e Dove Andare

L’aspetto principale attiene le convenzioni.
Bisogna scorrere l’elenco delle Nazioni che hanno sottoscritto un accordo bilaterale con il Governo di Roma.
Viene chiarito in modo inequivocabile in quale delle 2 Nazioni il pensionato è tenuto a corrispondere le imposte sulla pensione percepita. Dove non viene applicata la tassazione del nostro Paese, la pressione fiscale sulla pensione è nettamente inferiore al massimo la metà di quella italiana.

L’esenzione dall’imposizione italiana sulle pensioni:

Non basta trasferire la propria residenza all’estero, ma bisogna presentare un’istanza all’Inps. Si tratta di una domanda di Esenzione dall’Imposizione Italiana sulle Pensioni.
La modulistica, disponibile sul portale dell’Istituto di Previdenza, va presentata all’Inp, l’ente che si occupa del pagamento della pensione. Si può operare con il proprio pin dispositivo personale o avvalersi dell’assistenza di un Caf o altro intermediario autorizzato. L’Inps si occupa di trasferire la pensione all’Ufficio Pensioni Estero della Nazione dove si va ad abitare con regolare residenza.
Va precisato che una quota della tassazione italiana sulla pensione, rimane in qualsiasi Nazione ci si trasferisca. Vengono comunque applicate le addizionali comunali e regionali, trattenute anche su chi risiede all’estero, variabili su base annuale.

Vivere all’estero: niente assegno sociale

Su base annuale l’Inps verifica i criteri mediante i quali i soggetti con più di 65 anni, possono chiedere il versamento dell’assegno sociale, prestazione che agevola chi ha un reddito basso. Lo scopo è aiutare a vivere il soggetto in modo il più possibile dignitoso.
Chi sceglie di trasferirsi, perde l’assegno sociale anche se la sua pensione lavorativa gli garantisce un reddito più basso di quello richiesto dall’Inps.

Come incassare la pensione all’estero

Chi si trasferisce in una Nazione che aderisce all’Unione europea può chiedere il versamento della pensione con una delle seguenti modalità: conto corrente bancario estero, indicando IBAN e SWIFT; mediante un conto corrente postale estero indicandone le coordinate; l’emissione di un assegno bancario in valuta euro.
Chi opta per andare a vivere in uno Stato extra Ue si trova in presenza di criteri e modi di pagamento differenti. Il portale dell’INPS invita ad interfacciarsi con l’Ufficio Pensioni Estero per ottenere i dettagli specifici.
I pagamenti in ogni caso sono mensili se l’ammontare della pensione è superiore a 65 euro. Ogni 6 mesi se il totale della pensione è superiore a 5 e minore a 65 euro. Su base annuale se l’importo complessivo è inferiore a 5 euro.

Pensionati italiani che vanno a vivere all’estero

I flussi migratori degli italiani che vanno a vivere all’estero sono in forte crescita, così come le mete più gettonate. Si tratta di qualcosa in più di una moda ma di una scelta strutturale e duratura nel tempo. Chi va a vivere all’estero difficilmente torna. Ad allettare la minore imposizione fiscale e il maggiore potere d’acquisto che aiutano a vivere in modo più dignitoso e sereno gli anni della pensione. Si tratta di una scelta che interessa tutte le classi sociali e non solo i meno abbienti come chi prende 500 euro al mese. Perché in proporzione più pesante è l’assegno pensionistico maggiore sarà l’importo non tassato e quindi il vantaggio fiscale.

Vivere in pensione all’estero: le mete preferite

 

Chi ha una capacità di spesa maggiore sceglie mete più avventurose ed esotiche come il Brasile, i Paesi Sudamericani in genere e molte realtà emergenti dell’estremo oriente.

Si tratta però di tenere in debita considerazione anche la stabilità politica, il sistema di assistenza sanitaria, la cultura, la lingua, lo stile di vita differente insieme al clima. Chi ama l’avventura può optare per la Thailandia, le Filippine o il Marocco.

Altrimenti si può rimanere nell’Europea nell’area balcanica dalla Macedonia alla Bulgaria alla Serbia al Montenegro, dalla Romania all’Albania.

Nazioni molto vantaggiose ma pur sempre più vicine allo stile di vita occidentale.

Pensionati italiani all’estero, ecco le loro esperienze, il costo della vita nei nuovi paesi, ed altri suggerimenti per vivere la propria pensione in un altro Stato 

Tunisia

Portogallo

Isole Canarie

Italia del Sud

Croazia

Grecia

Spagna

Albania

Germania

Svizzera 

Svezia

Romania

Bulgaria  

Slovenia

Polonia

Brasile

Canada

Nuova Zelanda 

Irlanda

Inghilterra

Canarie – per lavoro –

Thailandia

Fondatore di Economia Italia e pubblicista finanziario, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio presso l'Università di Perugia

3 commenti

  1. Penso di aver capito quello che ho letto, ma non trovo una soluzione al pagamento della mia pensione all’ estero.
    Risiedo in Giappone, cittadinanza giapponese e italiana. Divento vecchio e non posso continuare a tenere aperto un conto in FinecoBank per tutta la vita. Ho il mio conto bancario in Giappone e voglio che la pensione mi sia pagata in Giappone. Certo che esiste anche il problema delle tasse, ma se la mia pensione prima non arriva direttamente qua, non se ne viene a capo di nulla. Sono iscritto all’ AIRE. Non penso che tra Giappone e Italia ci sia una convenzione, ma che c’ entra la convenzione per eseguire il pagamento della pensione sulla banca estera dove risiedo? Mica la posso fare io la convenzione. Attendo una gentile risposta.

    1. sono un cittadino italiano, percepisco la pensione INPS di 450 euro più pensione di
      geometra di 550 euro vorrei trasferirmi in Russia ma non so se il governo italiano ha stipulato una convenzione tra i due paesi mi può cortesemente dare una delucidazione in merito,premesso che mi sono sposato in Italia nel 2015 con una
      donna russa ed ho 73 anni.
      Grazie anticipate per una sua risposta in merito.

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