Novità pensioni Aprile: tra Partito Democratico e giunta Raggi

Il futuro delle pensioni, è legato alle vicende politiche di questi giorni. Il Partito Democratico sembra voglia scindersi, la crisi dei 5 Stelle arriva dalla giunta del Comune di Roma dove Virginia Raggi ha vinto facilmente contro gli altri candidati.
Una riforma pensioni sotto il Governo Gentiloni, sembra del tutto un sogno per pensionati e lavoratori italiani.
Il Governo Gentiloni è un governo di transizione, come più volte detto dallo stesso esecutivo, un Governo che difficilmente metterà mano a grandi cambiamenti. D’altronde nemmeno il Governo Renzi ha fatto stravolgimenti sulla riforma pensionistica.


Novità pensioni Febbraio: congresso PD e giunta Raggi

Cosa c’entra la Giunta Raggi con la riforma delle pensioni, direte voi?
A una prima vista niente, invece quello che sta succedendo al Campidoglio avrà enormi ripercussioni sulle votazioni politiche del 2018.
Per chi non se ne fosse accorto, il fatto di governare la capitale sia per il Movimento 5 Stelle, che per i giornalisti, che per gli altri partiti che per l’opinione pubblica, è una prova del Governo del paese.
Il M5S secondo tutti i dati che arrivano dalle statistiche è il partito che prenderà più voti alle prossime elezioni politiche e il test che sta facendo in Campidoglio sarà fondamentale per far comprendere all’opinione pubblica se questi “meravigliosi ragazzi” come li chiama Grillo, sono anche capaci di governare una nazione con tanti problemi come l’Italia, che lo ricordiamo è ancora una delle prime potenze economiche del mondo.

Novità pensioni Aprile: tra Partito Democratico e giunta Raggi

Novità pensioni 2017, i cambiamenti saranno minimi

Non ci saranno grandi cambiamenti se non quelli che il Governo Renzi ha già posto in essere, quindi:

Cosa succede alle pensioni e pensionati se alle elezioni politiche del 2018 vincerà il Movimento 5 Stelle?

Difficile dirlo, di solito i 5 Stelle non si sono mai sbilanciati sui conti dell’INPS, la spesa per le pensioni in Italia, sono uno delle uscite più importanti di tutto il comparto pubblico.
L’unica cosa certa è che vorranno fare un reddito di cittadinanza per tutti, ma poi?

Congresso e scissione Partito Democratico ed effetto sulla riforma pensioni:

Se c’è una cosa di cui non può essere accusato il Governo Renzi è quello di non aver avuto proposte per una riforma pensione: pure troppe, a Nostro avviso.
Un po’ tutti: da ministri del lavoro, dell’economia, a sottosegretari hanno avuto i loro giorni di gloria proponendoci un sacco di ‘rivoluzioni’ del comparto qui pensionistico, qui ne troverete degli esempi.
Il fattore comune di tutte questo proposte però è sempre stato uno: non andare contro la riforma del 2011 del Governo Monti, rispettare quelle direttive, cioè un aumento dell’età pensionistica e un sistema contributivo per il conteggio della pensione, il che si traduce in un limitato margine di manovra per il Governo, che invece dovrebbe tendere ad abbassare l’età pensionabile, visto che non è più pensabile che una persona lavori fino a 67 o 70 anni ed il 40% dei giovani disoccupati non riesca ad entrare nel mondo del lavoro perchè tutti i posti sono occupati.

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