Prestito Pensionistico o Anticipo Pensionistico: come funziona la mini pensione INPS

Oggi cercheremo di approfondire come funziona il prestito pensionistico, una delle ultime novità sulle Pensioni.
Il Prestito Pensionistico o Anticipo Pensionistico, è una forma di aiuto alle persone che sono vicine alla pensione ( sopra 55 anni) ma che ancora non sono arrivate all’età pensionabile, ed è una vera e propria proposta di legge , il Ddl 1943 , proposto da Aringa e Santini, del  PD, un Ddl che però ancora non si sa bene se verrà mai portato alla votazione, proprio perchè Renzi in questi ultimi giorni ha fatto una proposta molto simile che però riguarda un Anticipo Pensionistico.

Va detto che il prestito pensionistico, andrebbe a colmare una lacuna che è stata formata in parte dai governi italiani con la riforma della legge Fornero, cioè quella degli esodati ed in parte formata da un mercato del lavoro molto flessibile.

A chi è rivolto il Prestito Pensionistico:

Un lavoratore che ha superato i 55 anni, se viene licenziato da un’azienda in difficoltà, difficilmente riesce a trovare un’altra collocazione nel mercato lavorativo, a meno che non abbia una super specializzazione rara e molto richiesta.

Prestito Pensionistico o Anticipo Pensionistico: come funziona la mini pensione INPS

Come funziona il Prestito Pensionistico:

Quando un lavoratore viene licenziato, e dopo che ha finito di sfruttare tutti i sussidi di disoccupazione a cui ha diritto, il lavoratore disoccupato, avrebbe diritto ad un assegno di una volta e mezzo superiore a quello sociale.

Quando verrà dato il Prestito Pensionistico:

Il Prestito Pensionistico o Anticipo Pensionistico, verrà dato al lavoratore dipendente disoccupato nei 5 anni che ci sono prima che arrivi all’età pensionabile.

Come bisognerà restituire il Prestito Pensionistico:

Ovviamente , una volta arrivata l’età pensionabile , questo ‘anticipo sulla pensione’ bisognerà restituirlo e la cosa avverrà automaticamente, cioè l’assegno pensionistico che si prenderà sarà decurtato dell’anticipo che abbiamo preso per 5 anni ( o meno).

Anticipo Pensionistico o Prestito Pensionistico: una proposta di riforma pensioni  attuabile?

Assolutamente sì, i tecnici dell’INPS sono al lavoro per mettere nero su bianco un Decreto Legge che possa essere adeguato al bilancio dell’INPS.

E’ vero che i soldi sono pochi, ma è pur vero che questo prestito pensionistico non sarà un sussidio a fondo perduto, ma un vero e proprio prestito, nel progetto di Renzi ( che infatti non è uguale al Ddl presentato tempo fa) sono coinvolte anche banche ed assicurazioni, proprio per far fronte alla necessità di denaro da prestare agli over 55.
Va riconosciuto anche al Presidente dell’INPS Tito Boeri, che già l’anno scorso parlava di un reddito minimo garantito per gli over 55,  e che si è prodigato, rilasciando decine di dichiarazioni a stampa, Tv, giornali online sulla necessità di aiutare le persone oltre i 55 anni che hanno perso il lavoro, ad avere un aiuto concreto e tangibile come questo.
Come dicevamo, trattandosi di un prestito, i soldi che verrano dati alle persone sono soldi loro, cioè sono contributi versati e dati in anticipo rispetto l’età pensionabile.
Una volta che questi pensionati avranno raggiunto l’età giusta, li restituiranno in maniera automatica, cioè prenderanno non un normale assegno pensionistico, ma un assegno pensionistico decurtato dalle rate del prestito pensionistico.
Ovviamente bisognerà fare i conti di quanto e per quanto tempo verrà erogato il prestito pensionistico, per poter dire quanto e per quanto tempo l’assegno normale della pensione verrà decurtato.
Poi entrano nel gioco anche il calcolo dell’aspettativa di vita ed altri importanti fattori che ci daranno la giusta prospettiva per poter fare il calcolo della pensione in prestito che si andrà a prendere.

Prestito Pensionistico: un bene o un male per l’economia italiana? Considerazioni finali:

L’economia italiana non potrà che trarre giovamento dall’anticipo pensionistico,  questa nuova forma di aiuto alle persone bisognose. Avere decine di migliaia di persone che prima non avevano reddito, significa avere più consumatori e quindi più soldi che girano, anche se l’impato sarà sicuramente limitato, è comunque positivo per i consumi, nonostante questi consumi si attesteranno ad una fascia bassa.
Di certo con una pensioncina di 600 – 800 euro ( sarà questo grossomodo l’importo dell’assegno di un prestito pensionistico, non ci si potrà permettere di fare grandi viaggi o di comprare gioielli, ma permetterà di vivere più dignitosamente a decine di migliaia di persone, che non dovranno più rivolgersi alla Caritas per mettere insieme il pranzo con la cena, permetterà a persone di oltre 55 anni che hanno perso il lavoro di poter dare qualche euro ai figli o ai nipoti e non chiederne a loro in caso di bisogno.
Di certo il limitato impatto economico, sociale e morale di questa piccola riforma sarà positivo ed assolutamente necessario per la Nostra società.

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