Pensioni novità 2017: cosa cambia

Cosa cambia per le pensioni dal 2017? In questi giorni si parla di Riforma Pensioni – o meglio di piccola riforma -, infatti non si tratta di rifare la cosiddetta legge Fornero, ma di apportare alcune piccole migliorie per quanto riguarda l’età pensionabile e l’importo di alcuni tipi di pensione.
In questa pagina, cercheremo di farvi conoscere le novità più importanti per le pensioni nel 2017, di cui man mano si verrà a conoscenza; purtroppo va detto che molte proposte di riforma pensioni, rimangono solo sul livello di discussione, molte altre proposte di leggi rimangono tali e nemmeno riescono ad essere votate perchè il problema principale per poter concretizzare una seria riforma delle pensioni è la mancanza di fondi da parte dell’INPS.
In questa pagina quindi, metteremo solo le proposte che già sono diventate leggi, oppure quelle che possono essere veramente diventarlo, in quanto non vanno ad aggravare ulteriormente il bilancio INPS.

Le pensioni riguardano una parte importante della popolazione italiana e del Bilancio dello Stato italiano.

In Italia vengono erogate circa 20 milioni di persone a circa 16 milioni di beneficiari, per una somma che si aggira intorno ai 300 miliardi di euro, quasi un 17% dell’intero PIL nazionale.

Pensioni cosa cambia dal 2017

Pensioni cosa cambia nel 2017

APE Anticipo PEnsionistico

Non si tratta di una rivoluzione nè di una vera e propria riforma, ma solo uno strumento che permetterà di andare in pensione a 63 anni invece che a 67.
In pratica la pensione che si prenderà con un anticipo pensionistico che verrà elargito da assicurazioni o banche ( questo è da definire) , anticipo che verrà restituito a ‘rate’ dalle stesse dal lavoratore in modo automatico quando inizierà a prendere l’assegno della pensione.

RITA Cos’é la Rendita Integrativa per la Pensione Anticipata:

RITA è l’acronimo di Rendita Integrativa per la pensione anticipata che spetta a coloro che usufruiscono dell’APE e che hanno a disposizione una pensione integrativa.
In pratica a 63 anni, se si vuole andare in pensione anticipata usufruendo di un prestito APE e negli anni di lavoro si è messo da parte una pensione integrativa più o meno grande, questa potrà andare a comare quel prestito che bisogna richiedere a banche ed assicurazioni per poter andare in pensione.

Aumento di 80 euro delle pensioni minime

Questo è un impegno che si è preso il Primo Ministro Renzi, l’aumento delle pensioni minime sarebbe un bel segnale di civiltà e Renzi ha assicurato che i fondi ci sono, questo aumento dovrebbe già arrivare nel 2016 con la legge di stabilità.

Pagamento 14a mensilità:

Probabilmente l’aumento delle pensioni minime non verrà fatto con la formula ‘80 euro‘ tanto cara al Governo Renzi, ma probabilmente alzando la soglia minima per cui si ha diritto alla quattordicesima mensilità.
La 14a mensilità fu studiata all’epoca proprio per aiutare i pensionati più bisognosi e dargli un ‘extra’ rispetto quello che era la propria pensione, in effetti mettere un altro ‘extra’ ha poco senso, ha più senso invece, incrementare quello già esistente, in modo da non creare problemi di conteggio sia all’INPS che al pensionato stesso.

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