Sussidi per poveri , disoccupati SIA social card

Novità Pensioni Ottobre 2015:  : Ministro Padoan sta studiando dei sussidi per famiglie più povere e un Fondo Salva Lavoro a livello europeo e l’estensione della Social Card Sia. .
La formula ‘sussidi per le famiglie più bisognose‘ non sarebbe nuova, infatti dovrebbe comprendere una carta prepagata con circa 100 – 200 euro al mese da poter spendere per cibo, medicine, bollette.

Il progetto dovrebbe includere ben 700-800 mila nuclei familiari e riprende a piene mani un progetto del governo Berlusconi ancora in atto, che però è molto limitato, cioé é rivolto a minori di 3 anni ed over 65 in necessità economiche, inoltre ora queste carte acquisti, sono di solo 40 euro al mese, una cifra quasi ridicola.

Sussidi per i più poveri e disoccupati

Sussidi per disoccupati, novità pensioni:

Il Ministero dell’economia, diretto da Padoan, ha fatto sapere, tramite una intervista al Financial Time e tramite canali ufficiali, che ci sono ipotesi allo studio anche per disoccupati di lunga data che hanno superato una certa età.
Per il momento, i tecnici del Ministero dell’Economia stanno studiando un Fondo salva lavoro, che sarebbe un fondo dove tutti gli stati europei versano una quota, soldi che andranno alle persone che perdono un lavoro.

Come funzionerà il Fondo Salva Lavoro dell’Unione Europea:

Se questo piano andrà in porto, ci potrebbe essere una vera e propria rivoluzione nell’ambito disoccupazione in Europa. Quando 27 stati si mettono insieme per costituire un fondo per i disoccupati infatti, le ricadute si potrebbero sentire a livello pratico, non solo a chiacchiere come troppo spesso accade in Italia.

  1. Realizzazione del fondo in modo graduale ( se questa proposta passerà quindi, ci vorranno degli anni).
  2. Attivazione del fondo nei casi in cui ci siano dei notevoli incrementi del tasso di disoccupazione.
  3. Durata ed ammontare del fondo: questa sarà una ‘misura base’, per aiutare un determinato paese in un determinato momento di crisi del mercato del lavoro, ma la parte più consistente la dovrà comunque fare quel medesimo paese in crisi.
  4. Chi ne beneficerà: solo chi sta cercando attivamente un lavoro, segue dei corsi di specializzazione, ecc.
  5. Il Fondo Salva Lavoro non entrerà nel Bilancio UE: proprio per non creare ulteriori problemi di bilancio, questo fondo sarà volontario ( uno Stato europeo potrà decidere se aderirvi o no), e sarà ‘esterno’ al Bilancio della UE.

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